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giovedì 22 ottobre 2015

Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez

Una foto pubblicata da Mik (@meekhayla) in data:
Cent'anni di solitudine

Trama: Da José Arcadie ad Aureliano Babilonia, dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene dello zingaro Melquíades finalmente decifrate: cent'anni di solitudine della grande famiglia Buendía, i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile. Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e un'inarrestabile fantasia, Gabriel Garcia Màrquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, il mitico villaggio sperduto fra le paludi, creare un vero e proprio paradigma dell'esistenza umana. In questo universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, galleggia una moltitudine di eroi predestinati alla sconfitta, cui fanno da contraltare la solidità e la sensatezza dei personaggi femminili. Pubblicato nel 1967, scritto in diciotto mesi ma meditato per più di tre lustri, "Cent'anni di solitudine" rimane un capolavoro insuperato e insuperabile, un romanzo tra i più amati di sempre.
Autore: Gabriel García Márquez
Titolo originale: Cien Años De Soledad
Prima pubblicazione: 1967
Traduttore: Enrico Cicogna
Editore: Mondadori
Prezzo: 5,00 €
ISBN: 9788804644699

domenica 19 ottobre 2014

Ouverture #8 - Cronaca di una morte annunciata [Gabriel García Márquez]


L'Incipit, ovvero "l'esplosione semantica che genera e avvia il cosmo romanzesco e ci consente di individuarne i caratteri, di intuire panorami e sviluppi futuri" che "avviene non appena leggiamo le prime dieci o venti righe" [B. Traversetti]. 

Cronaca di una morte annunciata [Gabriel García Márquez]
Il giorno che l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5 e 30 del mattino per andare ad aspettare il battello con cui arrivava il vescovo. Aveva sognato di attraversare un bosco di higuerones sotto una pioggerella tenera, e per un istante fu felice dentro il sogno, ma al risveglio si sentì inzaccherato da capo a piedi di cacca d'uccelli. «Sognava sempre alberi» mi disse sua madre, Plácida Linero, rievocando ventisette anni dopo i particolari di quel lunedì ingrato.

lunedì 13 ottobre 2014

Letture e riletture

Rieccomi, a poco più di un mese dall'ultimo post... Anche se qui non ne ho parlato, ho continuato a leggere qualcosa, soprattutto ho "fatto fuori" quasi tutti i libricini della serie Live della Newton Compton che avevo nella coda di lettura. Me ne sono rimasti solo altri due.

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Ho letto anche due libri di un genere che amo molto, le "storie cinofile":

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Mi sono piaciuti molto entrambi, ma tra Bailey ed Enzo ho preferito (leggermente!) il secondo! Nei prossimi giorni pubblicherò gli incipit di entrambi.
Ho avuto anche il tempo di leggere un altro libro di Gabriel García Márquez (inserirò anche l'incipit di questo):

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Infine, frugando un po' in mezzo ai volumi che devo ancora leggere, mi è venuta voglia di completare la lettura della saga scritta da Christopher Paolini, ovvero il Ciclo dell'Eredità (a mio parere questa saga è più semplice e leggera delle insuperabili Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di G. R. R. Martin). Avevo solo i primi due (Eragon ed Eldest) e qualche mese fa ho comprato anche gli altri due, Brisingr e Inheritance. Dato che non ricordavo nulla della storia, sono ripartita dal primo:

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Inserirò presto anche l'incipit di Eragon e poi avrò smaltito tutti gli arretrati! 

martedì 17 dicembre 2013

Quotes - 41



Imparai per non dimenticarmene più che si dovrebbero leggere solo i libri che ti costringono a rileggerli.

[Gabriel García Márquez - Vivere per raccontarla]

lunedì 9 dicembre 2013

Quotes - 40



Tuttavia, sono convintissimo che la nostra maggior fortuna fu che anche negli impicci più estremi potevamo perdere la pazienza ma mai il senso dell’umorismo.

[Gabriel García Márquez - Vivere per raccontarla]

lunedì 2 dicembre 2013

Quotes - 39



Non mi ero sentito di discuterne con nessuno, perché capivo, senza poterlo spiegare, che le mie ragioni potevano essere valide solo per me stesso.

[Gabriel García Márquez - Vivere per raccontarla]

lunedì 25 novembre 2013

Quotes - 38



Si fece strada col suo andare lieve fra i tavoli carichi di libri in mostra, mi si piantò davanti, guardandomi negli occhi col sorriso malizioso dei suoi giorni migliori, e prima che io potessi reagire, mi disse:
"Sono tua madre."
Qualcosa in lei era cambiato e mi impedì di riconoscerla a prima vista. Aveva quarantacinque anni. Sommando i suoi undici parti, aveva passato quasi dieci anni incinta e almeno altrettanti allattando i suoi figli. I capelli le erano incanutiti prima del tempo, gli occhi sembravano più grandi e attoniti dietro le sue prime lenti bifocali, e osservava un lutto stretto e severo per la morte di sua madre, ma conservava la bellezza romanadel suo ritratto di nozze, adesso nobilitata da un’aura autunnale.

[Gabriel García Márquez - Vivere per raccontarla]

LWL