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domenica 9 febbraio 2014

Quotes - 47


Malattia e infelicità non implicano necessariamente una colpa; esse possono essere vicine o lontane dalle ombre di quell'oscura alleanza a seconda delle motivazioni e delle intenzioni che muovono la persona, oltre che dalle circostanze attenuanti, nascoste o palesi del misfatto. Dipende dalla potenza delle tentazioni e dalla sincerità delle resistenze messe in atto, o anche solo tentate, sino all'ultimo.

[Thomas de Quincey - Confessioni di un oppiomane]

sabato 8 febbraio 2014

Quotes - 46


È‎ per naturale e istintivo riserbo che il senso di colpa e l'infelicità rifuggono da ogni pubblicità: esse prediligono la riservatezza e l'isolamento tanto che, persino nella scelta di una tomba, si appartano spesso isolandosi dal resto della popolazione del cimitero come se declinassero l'appartenenza alla grande famiglia degli uomini [...].

[Thomas de Quincey - Confessioni di un oppiomane]

venerdì 7 febbraio 2014

Le Challenges di GR [06]

Già, ho finito di leggere Misery in appena due giorni! Mi è piaciuto parecchio... Devo dire che finora non ho mai trovato un libro di Stephen King che non mi piacesse, con lui vado sempre sul sicuro.
A Misery seguono due libri, Confessioni di un oppiomane e Il Laureato. Li ho uniti in un unico post perchè sono abbastanza brevi e probabilmente li avrò letti entrambi entro domenica. Inoltre rientrano nelle stesse (o quasi) Challenges di Goodreads.

Non si sapeva, agli inizi dell'Ottocento, quali effetti potessero produrre gli oppiacei nel corpo e nella mente di chi li accostava, magari sotto la spinta di penose limitazioni fisiche. In questo senso l'opera di Thomas de Quincey ha il valore di un precoce documento. Ma vi si trova dell'altro: il sincero desiderio di "raccontarsi", senza giustificazioni moralistiche; la seduzione del sogno, cui erano tanto sensibili gli artisti romantici; l'appuntamento con la storia, con i suoi primi sintomi di "decadenza"...

Benjamin Braddock, rampollo di una facoltosa famiglia americana genere villa-con-patio-e-piscina, dopo la laurea a pieni voti rifiuta categoricamente di assumersi i nuovi impegni che lo attendono. Nemmeno la scossa fornita dalla signora Robinson, trentaseienne moglie del socio in affari di papà, nonchè ninfomane e alcolizzata, sembra far maturare il giovane ribelle, che prende la piacevole abitudine di trascorrere con la donna molte notti in albergo (senza mai smettere di darle rispettosamente del lei). Fino alla comparsa di Elaine, adorata figlia dei Robinson, di cui Ben si innamora e che decide di sposare, anche a costo di sconvolgere la sua vita e quella degli adulti benpensanti...

Entrambi i libri rientrano nell'Alphabet Challenge e nell'Esimio Sconosciuto Challenge, dato che sono autori che leggo per la prima volta. Il Laureato va bene anche per la Viaggio in Usa Challenge.

LWL