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domenica 23 ottobre 2016

La Pensione Eva di Andrea Camilleri

Ieri ho terminato di leggere Educazione Siberiana e devo dire che nel complesso non mi ha entusiasmato granché, non c'erano molte pagine che davvero mi tenevano incollata al libro... Ho quindi rovistato un po' nel mucchio dei libri da leggere (che sono sicuramente più di 30, forse addirittura una quarantina) e ho trovato in attesa di considerazione questo libro di Camilleri, uno dei miei scrittori preferiti.

Una foto pubblicata da Mik (@meekhayla) in data:

La Pensione Eva

Trama
: Per le stanze della Pensione Eva, il casino di Vigàta appena rinnovato e promosso dalla terza alla seconda categoria, transitano figure e personaggi provinciali e sonnolenti. E questa "casa chiusa" diventa lo sfondo di un vero e proprio romanzo di formazione prima dolce e poi crudele. Ogni quindici giorni le sei "picciotte" della Pensione partono, e ne arrivano delle nuove; e in mezzo a queste presenze carnali che trascorre la giovinezza di Nenè, Ciccio e Jacolino. Frequentando la Pensione i ragazzi si imbattono in apparizioni spirituali, fantasmi letterari, vicende al confine fra la poesia e la realtà. E una storia che era iniziata all'insegna della curiosità sul sesso si chiude sulla deflagrazione dell'amore, quello più forte della morte, quello destinato a lasciare per sempre nell'aria la scia del suo profumo.
Autore: Andrea Camilleri
Pubblicazione: Gennaio 2007
Titolo originale: La Pensione Eva
Numero di pagine: 157
Editore: Mondadori
ISBN: 9788804568926
Prezzoda 4,75 € 

martedì 22 dicembre 2015

La scomparsa di Patò di Andrea Camilleri


La scomparsa di Patò

Trama: Vigàta, 21 marzo 1890: durante la sacra rappresentazione del Venerdì Santo il ragioniere Antonio Patò, direttore della locale sede della Banca di Trinacria, funzionario irreprensibile, marito integerrimo e padre amoroso, oltre che apprezzato Giuda nella predetta rappresentazione, scompare nel nulla. Dove è andato? E morto o si è nascosto? La Delegazione di Pubblica Sicurezza e la Stazione dei Carabinieri sono allertate, i giornali sono in fermento: bisogna far luce nel mistero prima che lo scandalo si estenda dall'isola a tutto il Regno. Può essere successo di tutto: forse un pazzo omicida ossessionato da smanie religiose? Una perdita di memoria? Una fuga? L'ombra della mafia? O, come qualcuno suggerisce, il ragioniere è stato inghiottito da una frattura nel continuum spazio-temporale?
Autore: Andrea Camilleri
Pubblicazione: 2014
Editore: Mondadori
Prezzo: 5,00 €
ISBN: 9788804645191

martedì 10 novembre 2015

La danza del gabbiano di Andrea Camilleri


La danza del gabbiano

Trama: Prima di morire i gabbiani agitano freneticamente le ali in una sorta di danza macabra. Montalbano si lascia incantare dal gabbiano morente dalla finestra della sua casa di Marinella, ma fa presto a dimenticarlo. Sta infatti per andare in vacanza con Livia che è già giunta a Vigàta. Solo un salto al commissariato per lasciare tutto in ordine e poi finalmente partire. Giunto in ufficio Montalbano chiama i suoi a raccolta. Manca solo Fazio, il più fedele e puntuale dei suoi uomini. Non è tornato a casa, il cellulare è muto; il timore diventa allarme. Il commissario ripercorre le più recenti tracce di Fazio: è stato visto per l'ultima volta al molo. aveva appuntamento con un vecchio compagno di scuola, un ex ballerino finito nei pasticci. Qualcuno poi l'ha notato in campagna, in una zona disseminata di pozzi artesiani, forse un cimitero di mafia. E in effetti un primo cadavere affiora...
Autore: Andrea Camilleri
Pubblicazione: 2009
Editore: Sellerio 
ISBN: 9788838923852

venerdì 1 marzo 2013

[L'Angolo degli Acquisti] Acquisti di Febbraio

Dato che sono di nuovo nel mio momento Arraffa Tutti I Libri Che Puoi e ho anche iniziato a seguire la collana de I Grandi Romanzi in edicola, questa rubrica sarà mensile, perchè altrimenti rischiava di diventare (quasi) quotidiana!



Una gitarella a Roma con obbligatoria visita alla libreria di Roma Termini mi ha portato L'etologia di Konrad Lorenz. Dico solo che era un secolo che lo cercavo!
Al pari della teoria relativistica di Einstein o di quella psicoanalitica di Freud, l’etologia, la scienza di cui Konrad Lorenz è stato l’iniziatore e che studia il comportamento animale con il metodo dell’analisi comparata, è entrata ormai stabilmente nella «coscienza collettiva» e nella cultura dell’Occidente. Questo trattato di «fondamenti e metodi» è una vera summa del pensiero lorenziano, con la quale deve misurarsi anche chi voglia solo contestarne i risultati. Accusato spesso di eccessivo innatismo, Lorenz sorvola qui sugli aspetti del comportamento umano, ma i risultati di etologia animale che vengono illustrati sono di portata così generale che il riferimento è trasparente. Il luminoso ma fragile edificio della nostra razionalità, sembra ammonire Lorenz, poggia su un terreno di istinti primordiali che abbiamo in comune con creature ben più primitive nella scala evolutiva e con cui dobbiamo fare i conti. [Anobii]

Al solito mercatino dell'usato che viene a trovarci ogni mese ho trovato un altro libro di Kathy Reichs, Cadaveri innocenti.

In una gelida notte di marzo, in una chiesa di Montréal, Tempe Brennan, antropologa forense, deve identificare i resti di una suora morta alla fine dell'800. In un incendio doloso trovano la morte due gemelli di quattro mesi. Il cadavere di una giovane donna che si era unita a una setta religiosa viene ritrovato in condizioni indicibili. Forse sono tutti eventi separati. Ma forse c'è un terribile filo di sangue che li lega tra loro... [Anobii]
Intanto, al centro commerciale facevano La fiera del libro, cioè avevano praticamente fatto un mucchio di libri (probabilmente quelli meno venduti) con il prezzo ribassato. Ne ho preso qualcuno anche di questi:

"Questa vicenda prende lo spunto da una nota di Raimondo Franchetti per la sua inchiesta controgovernativa sulle condizioni socio-economiche della Sicilia nel 1876. L'elaborazione romanzesca accentua alcuni dati che rendono appunto la storia di allora storia dei nostri giorni. La trama del libro è largamente definibile gialla e dal sapore paradossale, considerata l'ambientazione in una società nella quale il gioco di prestigio di una realtà di continuo manipolata rende difficile l'accertamento delle verità individuali e collettive". (Andrea Camilleri) [Anobii]

New York, 1946: il virus alieno Wild Cards stermina gran parte della popolazione. I sopravvissuti vengono colpiti da mutazioni genetiche: la maggioranza - i Joker - restano orribilmente sfigurati, pochissimi invece pescano l'asso e acquistano poteri da supereroi. Da questa realtà alternativa George R.R. Martin ha fatto nascere, insieme a una rete di scrittori impegnati in un gioco di ruolo, un romanzo a mosaico destinato a espandersi, nei molti volumi della serie, in un vero universo narrativo. Buoni o malvagi, i supereroi - l'ambiguo e astuto Dr. Tachyon, il misterioso Croyd Crenson, e poi Cap'n Trips, Bagabond, Sewer Jack, Puppetman - alternano avventure mozzafiato e scene di vita quotidiana, esibiscono poteri impensabili e umanissimi vizi e virtù, si rivelano come simboli e avatar delle nostre fantasie più sfrenate. [Anobii]
Infine, dalla già nominata collana de I Grandi Romanzi

La fiera della vanità di William Thackeray.
"Alcuni reputano le fiere del tutto immorali. [...] Ma chi la pensa in maniera diversa ed è per natura indolente, benevolo o sarcastico, magari sarà felice di entrare per una mezz'ora a godersi lo spettacolo. Ci sono scene di tutti i tipi: terribili battaglie, grandiose e sublimi cavalcate, scene di vita nobile e altre di qualità più modesta; qualche amoreggiamento per i sentimentali e un pizzico di comicità. [...] L'autore è fiero di poter pensare che le sue marionette siano piaciute alla migliore società dell'Impero. La famosa marionetta della piccola Becky è parsa straordinariamente flessibile nelle giunture e vivace sui fili; la bambola di Amelia, malgrado conti una cerchia di ammiratori più ristretta, è stata comunque scolpita e abbigliata dall'artista con la massima cura; la figura di Dobbin, per quanto apparentemente goffa, balla però in modo simpatico e naturale; [...] E vi prego di notare la figura riccamente vestita del Perfido Nobile, per la quale non si è badato a spesee che Belzebù si porterà via alla fine di questa singolare rappresentazione. Ciò detto, e con un profondo inchino ai suoi mecenati, il capocomico si ritira e si alza il sipario." [Anobii]

Le Anime Morte di Nikolaj Gogol.
Nel cortile di un albergo di N., capoluogo dell'omonimo governatorato, fece il suo ingresso una carrozza leggera, piuttost bella, ben molleggiata, da scapolo, di quelle che usano i tenenti colonnelli a riposo, i capitani in seconda, i proprietari di non più di cento anime e insomma, per farla breve, i signori di media fortuna. [Anobii]

David Copperfield di Charles Dickens. [letto!]
Per cominciare la mia vita dall'inizio, devo dire che sono nato (così almeno mi hanno detto e così credo) di venerdì, a mezzanotte. Fu notato che l'orologio prese a suonare e che, nello stesso momento, io mi misi a piangere. Considerando il giorno e l'ora della mia nascita, venne dichiarato dalla levatrice e da alcune comari che si erano vivamente interessate a me già qualche mese prima che potessimo conoscerci di persona, che primo, io sarei stato sfortunato; e secondo, che avrei avuto il privilegio di vedere fantasmi e spiriti; ritenevano infatti che entrambi questi doni fossero concessi a tutti gli sfortunati bambini di entrambi i sessi, nati di venerdì nel cuore della notte. Circa il primo punto non voglio aggiungere nulla, perchè nulla meglio della mia storia dimostrerà se quella predizione si verificò o meno. Riguardo alla seconda parte della questione, noterò solo che a meno che già da bambino io non abbia ricevuto quella parte dell'eredità, non l'ho ancora avuta. Ma non mi lamento affatto di esserne stato privato; e se in questo momento ne gode un altro, è caldamente incoraggiato a continuare a farlo. [Anobii]
Arrivederci ad Aprile con la prossima puntata!

venerdì 11 gennaio 2013

Nuova rubrica: L'angolo degli Acquisti

Ultimamente questo blog è un po' fermo e allora per tentare di movimentarlo un po' ho pensato di iniziare una  rubrica dedicata ai miei ultimi acquisti libreschi, in cui rientreranno anche i libri che prenderò in prestito dalla biblioteca (però mi piace troppo comprarli e averli tutti per me!).
Inaugura questa rubrica Andrea Camilleri con il suo Maruzza Musumeci. Questa copia l'ho presa in una bancarella di libri usati, è in un buonissimo stato (altrimenti non l'avrei presa... letto sì, rovinato no!).


La storia comincia a Vigàta nel gennaio del 1890. Gnazio ritorna dall'America dopo 25 anni di assenza. Ci era andato a lavorare giovane perché in paese era rimasto solo. Sapeva solo "arrimunnari "gli alberi, ma alla perfezione tanto da essere assunto a New York come giardiniere. Poi, una brutta caduta da un pino, i soldi dell'assicurazione e il ritorno a Vigàta con un piccolo gruzzolo, sufficiente a comprare un pezzo di terra. Se ne era innamorato subito Gnazio, perché al centro di quella terra, stretta tra ciclo e mare, troneggiava un ulivo secolare, la gente diceva che aveva più di mille anni. La terra era rinata con le sue amorevoli cure, rivoltata e bagnata, popolata di animali, abbellita da una costruzione tirata su pietra su pietra e ora a 45 anni Gnazio era desideroso di farsi una famiglia. È l'esperta di erbe e guarigioni, la vecchia Fina, a trovargli una moglie, Maruzza Musumeci, bella come il sole. Chi sa perché quella ragazza non aveva mai trovato marito. Forse per certe sue stramberie? Le nozze, poi i figli. La famiglia di Gnazio e Maruzza cresce, prima nasce Cola, poi Resina, dalla voce ammaliante, poi Calorio e Ciccina, e cresce anche la casa... Una favola in cui si intrecciano mito e storia, ma anche arte, architettura, astrologia. Una fantasia sconfinata imbrigliata nel racconto di una vita vissuta intensamente.

Ho già letto qualche altro libro di Camilleri ed è un autore che adoro! Spero che nemmeno questo libro mi deluderà!

venerdì 7 ottobre 2011

Troppu trafficu ppi nenti - Andrea Camilleri / Giuseppe Dipasquale

Piccola pausa dalla "carrettata" di libri della mia amica e dallo stile ottocentesco (soprattutto quest'ultimo)! Un paio di settimane fa mio fratello mi ha regalato Troppu trafficu ppi nenti di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale. Mi sono fiondata nella lettura non appena ho terminato il romanzo di Hugo

Il libro
E se Shakespeare fosse siciliano? La teoria, tra storia e letteratura, non è nuova, e certo molto accattivante: il bardo di Stratford, infatti, altri non sarebbe che Michel Agnolo, o Michelangelo, Florio, tragediografo e commediografo siciliano di fede protestante fuggito alle persecuzioni religiose e rifugiatosi in Inghilterra dove prese l’identità del defunto figlio di un oste, di nome William e, per quanto riguarda il cognome, si limitò a tradurre quello materno, Scrollalanza (shake-the speare). Che sia vera o no, l’ipotesi è certo intrigante, e non poteva mancare di affascinare due siciliani DOC come lo scrittore Camilleri e l’uomo di teatro Dipasquale, i quali, partendo da questa suggestione, hanno preso la più siciliana e forse la più divertente e raffinata delle commedie shakespeariane, Molto rumore per nulla, e ne hanno ricreato l’archetipo attribuito appunto a Messer Michele Angelo Florio Crollalanza, costruendo un immaginifico dialetto messinese del Cinquecento: una lingua giocosa e “arruvugliata”, dagli echi inaspettati, capace di rendere tutta la complessità di un mondo, anzi “del” mondo, perennemente preso nel suo “trafficu ppi nenti”.

Recensione
4/5 stelline Anobii.
Mi sono divertita tantissimo nel leggere la versione in siciliano di Molto rumore per nulla del grande Shakespeare! Il dialetto messinese è stato per me abbastanza comprensibile, penso grazie al mio "dialetto madrelingua", il salentino (che è derivato dal dialetto siciliano). Fortunatamente, c'è anche la versione in italiano dell'opera, che è la traduzione di Much Ado For Nothing, non della versione di Camilleri e Dipasquale. Quest'ultima si distingue dall'originale anche perchè non ha alcune piccole parti dell'originale ed inoltre, secondo me, ha un ritmo leggermente più veloce dell'opera di Shakespeare. Insomma, secondo me questa versione (sinceramente credo poco alla storia di uno Shakespeare in realtà Crollalanza) 4 stelle le merita tutte!

LWL