Visualizzazione post con etichetta Malombra. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Malombra. Mostra tutti i post

venerdì 25 marzo 2016

Quotes - 53


"Ci ha un che di meridionale, quell'agave, non è vero? Vede, io ci vengo spesso qui, con un libro e con i miei pensieri, respiro in quest'aria una innocenza che purifica il cuore. Ne ho bisogno perché sono astioso, rabbioso, forse anche maligno, ambizioso: no, ambizioso no, ma avaro forse: qualche volta mi par d'essere avaro, di affannarmi troppo per certe miserie d'interessi. Senta che mi confesso a Lei. Mi assolverà, poi? Io parlo intanto, perché mi fa bene; e Lei poi faccia quel che crede. Dunque, quando vedo campi coltivati, sento tanta gente fra Dio e me; qui non ci sento più nessuno e parlo col Signore da solo a solo, più volentieri perché si tratta di guai tutti miei propri. Ne avrà anche lei, già,di questi momenti. Non ha mai niente che La inquieti?".
[Malombra - Antonio Fogazzaro]

lunedì 14 marzo 2016

Ouverture #19 - Malombra [Antonio Fogazzaro]


L'Incipit, ovvero "l'esplosione semantica che genera e avvia il cosmo romanzesco e ci consente di individuarne i caratteri, di intuire panorami e sviluppi futuri" che "avviene non appena leggiamo le prime dieci o venti righe" [B. Traversetti]. 

Malombra [Antonio Fogazzaro]
Uno dopo l'altro, gli sportelli dei vagoni sono chiusi con impeto; forse, pensa un viaggiatore fantastico, dal ferreo destino che, ormai senza rimedio, porterà via lui e i suoi compagni nelle tenebre. La locomotiva fischia, colpi violenti scoppiano di vagone in vagone sino all'ultimo: il convoglio va lentamente sotto l'ampia tettoia, esce dalla luce dei fanali nell'ombra della notte, dai confusi rumori della grande città nel silenzio delle campagne addormentate: si svolge sbuffando, mostruoso serpente, tra il laberinto delle rotaie, sinché, trovata la via, precipita per quella ed urla, tutto battiti dal capo alla coda, tutto un tumulto di polsi viventi.
V'ha poca probabilità d'indovinare che cosa pensasse poi quel viaggiatore fantastico, rapito tra fiotti di fumo, stormi di faville, oscure forme d'alberi e di casolari. Forse studiava il senso riposto dei bizzarri ed incomprensibili geroglifici ricamati sopra una borsa da viaggio ritta sul sedile di fronte a lui; poiché vi teneva fissi gli occhi, di tanto in tanto moveva le labbra, come chi tenta un calcolo, e quindi alzava le sopracciglia, come chi trova di riuscire all'assurdo.

giovedì 18 febbraio 2016

Quotes - 50

Una foto pubblicata da Mik (@meekhayla) in data:

Ebbene, tutti dovrebbero bere fino alla letizia, nessuno fino alla pazzia. Il vino è una gioventù perpetua. Finché io vivo voglio avere vent'anni per tre o quattro ore al giorno; ma io non ne avrò mai dieci: questa è la differenza.
[Malombra - Antonio Fogazzaro]

domenica 14 febbraio 2016

Malombra di Antonio Fogazzaro



Malombra

Trama: Protagonista di "Malombra" è Marina di Malombra, bella e psicotica nipote del conte Cesare d’Ormengo, nel cui palazzo vive dopo la morte dei genitori. Qui trova casualmente un biglietto scritto nei primi anni dell’Ottocento da un’antenata - moglie infelice del padre del conte d’Ormengo e amante di un certo Renato - Cecilia Varrega, che invitava chi avesse trovato il suo messaggio a vendicarla contro i discendenti del marito.
Puntualmente Marina, che si considera una reincarnazione della disgraziata Cecilia, consumerà la vendetta, facendo morire lo zio Cesare e uccidendo lo scrittore Corrado Silla, a sua volta considerato come la reincarnazione dell’amante di Cecilia. In una notte tempestosa, Marina scomparirà nelle oscure acque del lago.
I protagonisti del romanzo, Marina e Corrado, sono figure che Fogazzaro riprenderà pressoché in tutti i suoi romanzi successivi: Marina è la donna bella, aristocratica, sensuale ma inafferrabile, inquieta e nevrotica; Corrado Silla è l’intellettuale ispirato da importanti ideali che vorrebbe realizzare ma ne è impedito dalle lusinghe del mondo e dall’inettitudine che lui stesso sente come fondamento del proprio essere.
Nel romanzo, percorso da un’atmosfera morbosa di occultismo, sensualità e morte, Fogazzaro introduce personaggi umoristici e generosi (il segretario del conte e sua figlia Edith, di casta purezza) o macchiettistici, come la contessa Fosca e il figlio Nepo. L’utilizzo del dialetto nei dialoghi di alcuni personaggi e il cogliere l’umana cordialità della provincia lombarda attenua la tensione di mistero e d’imminente tragedia che agita la vicenda.
Autore: Antonio Fogazzaro
Pubblicazione: 2013
Prefazione: Giorgio Patrizi
Editore: Gruppo Editoriale L'Espresso (collana "La Biblioteca dell'Espresso - I Grandi Romanzi")
Prezzo: A partire da 0,99 €

LWL