La Fondazione Telethon compie 25 anni e per festeggiare quest'importante traguardo coinvolge anche IgersItalia e gli Instagramers lanciando una challenge benefica! La nuova campagna si chiama La nostra Maratona è #OGNIGIORNO: per partecipare basta usare, dall'8 al 14 dicembre, appunto l'hashtag #ognigiorno nelle foto in cui rappresentate le persone, le cose e i momenti che amate di più ogni giorno. Al raggiungimento delle 10.000 foto, Caffarel (sì, quello dei dolcetti!) donerà 10.000 € a Telethon! Al termine della campagna, le più belle verranno pubblicate anche sui profili Facebook e Twitter di Telethon.
lunedì 8 dicembre 2014
#Ognigiorno con Telethon! Da quest'anno anche su Instagram!
La Fondazione Telethon compie 25 anni e per festeggiare quest'importante traguardo coinvolge anche IgersItalia e gli Instagramers lanciando una challenge benefica! La nuova campagna si chiama La nostra Maratona è #OGNIGIORNO: per partecipare basta usare, dall'8 al 14 dicembre, appunto l'hashtag #ognigiorno nelle foto in cui rappresentate le persone, le cose e i momenti che amate di più ogni giorno. Al raggiungimento delle 10.000 foto, Caffarel (sì, quello dei dolcetti!) donerà 10.000 € a Telethon! Al termine della campagna, le più belle verranno pubblicate anche sui profili Facebook e Twitter di Telethon.
venerdì 5 dicembre 2014
Ouverture #13 - Inheritance [Christopher Paolini]
La dragonessa Saphira ruggì e i soldati davanti a lei tremarono sgomenti.
«Seguitemi!» gridò Eragon. Levò Brisingr sopra la testa perché tutti la vedessero. La spada azzurra, stagliata contro il banco di nuvole nere che si addensavano a ovest, scintillò di un bagliore iridescente. «Per i Varden!»
Una freccia gli sibilò accanto, lui non se ne curò.
I guerrieri, radunati ai piedi del cumulo di macerie su cui si trovavano Eragon e Saphira, risposero all'unisono ringhiando feroci: «Per i Varden!» Brandirono le armi e partirono alla carica, inerpicandosi sui blocchi di pietra crollati.
Eragon si voltò. Nell'ampia corte sull'altro lato delle rovine si ammassavano circa duecento soldati imperiali. Alle loro spalle si ergeva un'imponente fortezza scura, con le pareti inframmezzate da feritoie e torri squadrate; negli appartamenti in cima alla più alta splendeva una lanterna. Eragon sapeva che da qualche parte, all'interno del maschio, si trovava Lord Bradburn, il governatore di Belatona, la città che i Varden assediavano ormai da ore.
mercoledì 3 dicembre 2014
Inheritance di Christopher Paolini
Autore: Christopher Paolini
Titolo originale: Inheritance
Prima pubblicazione: 2011 (USA); 2011 (Italia)
Traduttore: Maria Concetta Scotto di Santillo in collaborazione con Michela Proietti
Editore: RCS Libri
Collana: Best Bur
Prezzo: 7,90 €
ISBN: 9788817069601
E-book: 6,99 € (Amazon)
lunedì 1 dicembre 2014
P'titZelda 2014 e Advent Calendar Photo Challenge
Cosa vuol dire PTIT?
P’tit vuol dire PICCOLO in francese.
Mi piace molto la sua pronuncia e credo che descriva con immediatezza qualcosa di folgorante e piccolo che ti attraversa un giorno come tanti e che ti svolta la giornata.
Un sorriso, una merenda, la carta di un pacchettino che non pensavi di ricevere o la pallina più vecchia del tuo albero di Natale.
Che cos’è esattamente?
PTITZELDA (con il tempo, da PTIT siamo giunti a PTITZELDA) è un gioco di condivisione, una sorta di calendario dell’avvento: 31 giorni che vengono raccontati da altrettante foto.
Una al giorno. Postata principalmente su instagram e (da quest’anno, se volete) anche su flickr.
Diciamo che instagram è il canale ufficiale ma che non c’è limite alla vostra di condividerli nel mare magnum del web.Chi può partecipare?
Tutti, chiunque abbia voglia di costruire una piccola storia d’immagini del suo dicembre.Si tratta di un concorso?
No, è privo di qualunque finalità pratica!
A volte, in modo del tutto casuale, è capitato che venissero regalati dei libri ma solo perché Natale innesca il meraviglioso meccanismo del “ti meriti un regalo”. Niente oltre a questo.Ma in pratica, cosa si deve fare?ECCO QUI LE REGOLE!
Hai ragione, caro Amico Immaginario che mi poni questa domanda: sto divagando!
- Amico Immaginario, qui, se non ti spiace, mi rivolgo a tutti! -
1. condividete il banner che apre questo post e invitate tanti amici (questo per il gusto di dirsi: MA GUARDA QUANTI SIAMO!);
2. scattate una foto al dì, da lunedì 1° dicembre a mercoledì 31 dicembre, meglio se ogni giorno. Se non riuscite o lasciate il progetto a metà non succede nulla, non crucciatevi!
3. usate i seguenti hashtag: #ptitzelda2014 (se usiamo solo #ptit ci compaiono tutti i pargoletti di Francia),#ptitzelda2014day1 (#ptitzelda2014day2, #ptitzelda2014day3, … ogni giorno l’hashtag numerato per benino), #zeldawasawriter (ma solo se volete, in realtà è un puro vezzo della qui scrivente).
Lo so che gli hashtag vi sembrano lunghi e inutili ma per me sono vitali per trovarvi: più specifici sono e più mi risulta facile commentare, cercare foto, selezionarne alcune e, perché no, condividerle!
4. se avete un account privato noi non vedremo le vostre foto. Decidete quindi se sbloccarlo per un mese o se partecipare in disparte.
5. commentate le foto altrui, siate sconsideratamente complimentosi se lo sentite, diventate amici, prendete spunto dell’intuito fotografico altrui e affinate il vostro occhio. [da Zelda Was A Writer]
Advent Calendar Photo Challenge
Ho trovato questa Challenge sul profilo Instagram di liciousizzy, ma le regole per partecipare le ho prese dal blog Operazione Fritto Misto:
Una foto al giorno dal 1 al 25 dicembre.Parteciperete? Buon divertimento!
Il tema cambia di giorno in giorno e può servire da stimolo per cercare la consegna: non va seguito alla lettera ma interpretato a modo proprio; insomma, fatti ispirare (se la parola fosse "Amici" non significa che tu debba fotografare proprio i tuoi amici - ma può essere un incentivo per organizzare un'uscita con loro :)
A cosa servono? Non si vince alcun premio, il che può sembrare inutile. Ma lo scopo è condividere con altre persone la propria ricerca del lato bello, in questo caso del periodo natalizio; con i progetti e le sfide fotografiche si va a punzecchiare la propria vena artistica, una specie di caccia alla creatività.
Cosa è necessario per partecipare? Materialmente parlando, un cellulare (ed un account Instagram) e/o una macchina fotografica. Il modo più semplice, economico e veloce è senz'altro il primo; ma puoi anche partecipare con una reflex, un'analogica o una lomografica (qui i miei risultati dell'anno scorso, con una lomografica fisheye). E poi fantasia e voglia di guardare le cose con più attenzione.
martedì 18 novembre 2014
#5fotoxunpasto - Instagramers Italia e Royal Canin per i quattrozampe!
Piccolo fuori tema oggi per segnalare a tutti gli utenti Instagram in linea questa bella iniziativa! Riporto la descrizione dal profilo di Instagramers Italia:
Igersitalia con la collaborazione di @royalcaninit Royal Canin lancia il progetto #5fotoxunpasto. Una nuova grande azione collettiva su Instagram e voi ne sarete i protagonisti. Condividete almeno una fotografia di un cane (anche non il vostro) e taggatela con #5fotoxunpasto e #igersitalia. Ogni 5 foto pubblicate con il tag, Royal Canin fornirà un pasto completo all'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali). Tutti gli igers sono chiamati a raccolta per condividere il maggior numero di foto dei cani e diventare ambasciatori di questo progetto. Con il progetto #5fotoxunpasto la community approfitta dell’occasione per ringraziare Royal Canin che con questa iniziativa potrà aiutare i nostri amici a 4 zampe. Potete taggare foto già pubblicate e non esistono limiti al numero di foto da pubblicare.
Forza Instagramers! Partecipate numerosi e invitate amici e conoscenti ad unirvi a voi!
giovedì 13 novembre 2014
Ouverture #12 - Brisingr [Christopher Paolini]
Eragon scutava l'oscura torre di pietra, nascondiglio dei mostri che avevano ucciso suo zio Garrow.
Era immobile, disteso sul ventre, dietro il crinale di una duna sabbiosa disseminata di fili d'erba, cespugli di rovi e piccoli cactus simili a boccioli di rosa. Gli steli secchi dell'anno prima gli punsero i palmi quando prese a strisciare lento sui gomiti per ottenere una visuale migliore dell'Helgrind, che svettava sulla pianura come un pugnale nero estratto dalle viscere della terra.
Il sole morente proiettava lunghe ombre sinuose sulle basse colline e - a ovest, in lontananza - illuminava la superficie del Lago di Leona, trasformando l'orizzonte in una tremolante fascia d'oro.
Eragon sentiva il respiro regolare di suo cugino Roran, disteso al suo fianco, ma l'emissione d'aria, che di norma sarebbe stata impercettibile, risuonava straordinariamente amplificata al suo sviluppatissimo udito, uno dei molti cambiamenti che aveva subito durante l'Agaetí Blödhren, la Celebrazione del Giuramento di Sangue degli elfi.
mercoledì 12 novembre 2014
Brisingr di Christopher Paolini
Autore: Christopher Paolini
Titolo originale: Brisingr
Prima pubblicazione: 2008 (USA); 2008 (Italia)
Traduttore: Maria Concetta Scotto di Santillo in collaborazione con Valeria Bastia e Patrizia Rossi
Editore: RCS Libri
Collana: Best Bur
Prezzo: 7,90 €
ISBN: 9788817061643
E-book: 5,99 € (Amazon)
venerdì 31 ottobre 2014
Molti libri hanno bisogno di tante librerie
Bene, la rosa dei papabili è bella ampia! Ora mi mancano solo una casa tutta mia e gli spiccetti per comprare tutto... dai non ci vuole poi tanto!
martedì 28 ottobre 2014
Io e Instagram
sabato 25 ottobre 2014
Ouverture #11 - Eldest [Christopher Paolini]
Il canto dei morti è il pianto dei vivi.
Questo pensò Eragon nello scavalcare il cadavere mutilato di un Urgali, mentre si levavano le lamentazioni funebri delle donne che portavano via le salme dei loro cari dalla piana intrisa di sangue del Farthen Dûr. Alle sue spalle, Saphira aggirò la carcassa ondeggiando sinuosa; le sue squame blu zaffiro erano l'unica nota di colore nell'oscurità che dominava la montagna cava.
Erano passati tre giorni da quando i Varden e i nani si erano battuti contro gli Urgali per difendere Tronjheim, la città-montagna alta un miglio nel cuore del Farthen Dûr, ma il campo di battaglia era ancora disseminato di cadaveri. L'enorme numero di caduti aveva rallentato le operazioni di sepoltura. In lontananza, una pira imponente rosseggiava ai piedi di un costone del Farthen Dûr: erano le carcasse degli Urgali che bruciavano. Nessun funerale e nessuna degna sepoltura per loro.
venerdì 24 ottobre 2014
Eldest di Christopher Paolini
A photo posted by Michela (@meekhayla) on
Autore: Christopher Paolini
Titolo originale: Eldest
Prima pubblicazione: 2005 (USA); 2005 (Italia)
Traduttore: Maria Concetta Scotto di Santillo
Editore: RCS Libri
Collana: Libri Oro Fabbri
Prezzo: 6,00 €
ISBN: 9788848603324
E-book: 5,99 € (Amazon)
giovedì 23 ottobre 2014
Ouverture #10 - Eragon [Christopher Paolini]
Il vento ululava nella notte, portando con sè un odore che avrebbe cambiato il mondo. Uno Spettro, alto e flessuoso, alzò la testa per fiutare l'aria; aveva sembianze umane, ma i suoi capelli erano cremisi e gli occhi rossi come braci incandescenti.
Battè più volte le palpebre, perplesso. Il messaggio era inequivocabile: stavano arrivando. E se fosse stata una trappola? Soppesò ogni eventualità, poi ordinò in modo gelido: «Sparpagliatevi: nascondetevi dietro gli alberi e i cespugli. Fermate chiunque si avvicini... o morite.»
mercoledì 22 ottobre 2014
Ouverture #9 - L'arte di correre sotto la pioggia [Garth Stein]
I gesti sono tutto ciò che ho, e a volte devono essere eclatanti. Se mi capita di esagerare e sconfinare nel melodrammatico è perché sono costretto a farlo, per comunicare in modo chiaro ed efficace. Per farmi capire, senza dubbi o malintesi. Sulle parole non posso contare perché, con mio grande dispiacere, la mia lingua è stata concepita lunga, piatta e floscia, uno strumento davvero poco efficace per rigirarmi in bocca il cibo quando mastico, e ancora meno efficace per produrre quegli ingegnosi e complicati polisillabi che messi insieme formano le frasi. Ecco perché adesso me ne sto qui in cucina ad aspettare che Denny torni a casa - dovrebbe arrivare a momenti - sdraiato sulle fredde piastrelle del pavimento, in una pozza della mia stessa urina.
domenica 19 ottobre 2014
Ouverture #8 - Cronaca di una morte annunciata [Gabriel García Márquez]
Il giorno che l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5 e 30 del mattino per andare ad aspettare il battello con cui arrivava il vescovo. Aveva sognato di attraversare un bosco di higuerones sotto una pioggerella tenera, e per un istante fu felice dentro il sogno, ma al risveglio si sentì inzaccherato da capo a piedi di cacca d'uccelli. «Sognava sempre alberi» mi disse sua madre, Plácida Linero, rievocando ventisette anni dopo i particolari di quel lunedì ingrato.
giovedì 16 ottobre 2014
Ouverture #7 - Dalla parte di Bailey [W. Bruce Cameron]
Un giorno mi resi conto che quelle cosette calde, piagnucolose e puzzolenti che si agitavano vicino a me erano i miei fratelli. Ci rimasi male.
Non ci vedevo ancora bene, riuscivo appena a distinguere ombre confuse, ma sapevo che quella sagoma grande e bellissima, con la lingua lunga e meravigliosa, era mia madre. Avevo capito come funzionava: quando l'aria fredda mi increspava pelo, voleva dire che la mamma se n'era andata da qualche parte, ma quando tornava il caldo era l'ora di mangiare.
lunedì 13 ottobre 2014
Letture e riletture
Caricamento
Ho avuto anche il tempo di leggere un altro libro di Gabriel García Márquez (inserirò anche l'incipit di questo):
Caricamento
Infine, frugando un po' in mezzo ai volumi che devo ancora leggere, mi è venuta voglia di completare la lettura della saga scritta da Christopher Paolini, ovvero il Ciclo dell'Eredità (a mio parere questa saga è più semplice e leggera delle insuperabili Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di G. R. R. Martin). Avevo solo i primi due (Eragon ed Eldest) e qualche mese fa ho comprato anche gli altri due, Brisingr e Inheritance. Dato che non ricordavo nulla della storia, sono ripartita dal primo:
Caricamento
Inserirò presto anche l'incipit di Eragon e poi avrò smaltito tutti gli arretrati!
giovedì 11 settembre 2014
Il punto della situazione
domenica 13 luglio 2014
Ouverture #6 - I Vicerè [Federico De Roberto]
Giuseppe, dinanzi al portone, trastullava il suo bambino, cullandolo sulle braccia, mostrandogli lo scudo marmoreo infisso al sommo dell'arco, la rastrelliera inchiodata sul muro del vestibolo dove, ai tempi antichi, i lanzi del principe appendevano le alabarde, quando s'udì e crebbe rapidamente il rumore d'una carrozza arrivante a tutta carriera; e prima ancora che egli avesse il tempo di voltarsi, un legnetto sul quale pareva avesse nevicato, dalla tanta polvere, e il cui cavallo era tutto spumante di sudore, entrò nella corte con assordante fracasso. Dall'arco del secondo cortile affacciaronsi servi e famigli: Baldassarre, il maestro di casa, schiuse la vetrata della loggia del secondo piano, intanto che Salvatore Cerra precipitavasi dalla carrozzella con una lettera in mano.
- Don Salvatore?... Che c'è?... Che novità?...
Ma quegli fece col braccio un gesto disperato e salì le scale a quattro a quattro.
Giuseppe, col bambino ancora in collo, era rimasto intontito, non comprendendo; ma sua moglie, la moglie di Baldassarre, la lavandaia, una quantità d'altri servi già circondavano la carrozzella, si segnavano udendo il cocchiere narrare, interrottamente:
- La principessa... Morta d'un colpo... Stamattina, mentre lavavo la carrozza...
- Gesù!... Gesù!...
sabato 5 luglio 2014
Le Challenges di GR [16]
I Vicerè [Federico De Roberto]
Opus magnum della letteratura popolare e colta italiana, che alla pubblicazione ricevette inusitate stroncature che valevano storici abbagli, "I Vicerè" è una saga epica che raggiunge una penetrazione senza pari nell'esplorare la storia e il garbuglio di vicende umane che ruotano intorno a un centro mobile e affollato: la genealogia degli Uzeda di Francalanza, nobili che ricollocano nella Sicilia ottocentesca le ambizioni del romanzo-mondo, di cui De Roberto è tra i massimi demiurghi. Una ricchezza impareggiabile di agganci storici e colpi di scena e legami incrociati tra i personaggi, ognuno destinato a emergere come protagonista momentaneo, in uno scenario di grandezze e decadenze, grovigli di vizi e meschinità: un capolavoro di narrazione che catapulta il lettore in una Sicilia storica e fantasmagorica. Un fondamento nella linea del romanzo italiano più ambizioso e feroce, un "Gattopardo" esploso e trionfante.
- Martedì 1 - Lunedì 7: Parte I, Capitoli 1-5
- Martedì 8 - Lunedì 14: Parte I, Capitoli 6-9; Parte II, Capitoli 1-3
- Martedì 15 - Lunedì 21: Parte II, Capitoli 4-9; Parte III, Capitoli 1-2
- Martedì 22 - Lunedì 28: Parte III, Capitoli 3-9
e il topic dove confrontarsi è Diciannovesimo GdL: I Vicerè di Federico De Roberto. Al momento io sono indietro praticamente di una settimana, perchè ho preferito terminare il libro di Wilde prima di cominciare questo. Inizierò a leggerlo oggi e spero di rimettermi più o meno in pari col resto del gruppo nel corso dei prossimi giorni!
mercoledì 2 luglio 2014
Ouverture #5 - L'importanza di essere onesto [Oscar Wilde]
AGENORE: Lane, hai sentito quello che suonavo?
LANE: Non ho ritenuto educato ascoltare, signore.
AGENORE: Peggio per te. Io non suono con precisione - chiunque riesce a suonare con precisione - ma suono con un'espressione incantevole. Per quel che riguarda il piano, il sentimento è il mio punto di forza. La scienza la riserbo alla vita.
LANE: Sì, signore.
martedì 1 luglio 2014
Le Challenges di GR [15]
Nell’angusta atmosfera vittoriana, irrompe come un fulmine a ciel sereno L’importanza di essere onesto, considerato da molti il capolavoro teatrale di Wilde. Sin dal giorno del suo debutto, nel 1895, ha ottenuto moltissime repliche in tutto il mondo, fino alle recenti trasposizioni per il cinema. Questa «commedia frivola per persone serie» ritrae un arguto e pungente scorcio dell’aristocrazia inglese, un mondo dove la forza degli individui risiede in quello che dicono e non in quello che fanno, nel blasone e non nelle idee. Ernesto (Onesto) è l’uomo che tutte le dame – e non solo – vorrebbero avere. E per aggiudicarselo sarebbero disposte a tutto. Vanno così in scena, complici inconsapevoli, fiducia e finzione, sincerità e calcolo, onestà e manipolazione, in un’esplosione ininterrotta di battute sferzanti, molte delle quali memorabili come aforismi.
lunedì 30 giugno 2014
Ouverture #4 - I Watson [Jane Austen]
Il primo ballo invernale della città di D., nel Surrey, si sarebbe tenuto martedì 13 ottobre, e tutti si aspettavano una bellissima festa: si poteva fare affidamento su una lunga lista di famiglie della zona che avrebbero sicuramente partecipato, e si sperava che anche gli Osborne sarebbero intervenuti.
venerdì 27 giugno 2014
Le Challenges di GR [14]
Oggi invece sono tornata da una vecchia conoscenza: Jane Austen.
La Austen ha saputo ritrarre magistralmente la borghesia provinciale del Settecento inglese, con la sua ossessione per le buone maniere e la sua visione del matrimonio come aspirazione suprema.
Ne I Watson (iniziato nel 1804, e rimasto incompiuto) questo sfondo assume tinte più cupe. La famiglia Watson si ritrova nella situazione - ben nota alla scrittrice, che dopo la morte del padre visse un periodo di ristrettezze economiche - di dover mantenere un certo decoro senza averne i mezzi. Trovare un buon partito, allora, sembra l'unica via di salvezza da un destino altrimenti segnato. Ma l'orgogliosa Emma, a differenza delle sorelle, vuole sottrarsi alla contesa per i pochi scapoli abbienti del paese.
martedì 10 giugno 2014
Ouverture #3 - D'amore e ombra [Isabel Allende]
Il primo giorno di sole fece evaporare l'umidità accumulata sulla terra nei mesi invernali e riscaldò le fragili ossa degli anziani, cui fu possibile passeggiare lungo i sentieri ortopedici del giardino. Solo il melanconico se ne rimase a letto, perché era inutile portarlo all'aria aperta se i suoi occhi vedevano solo i propri incubi e le sue orecchie erano sorde allo schiamazzo degli uccelli. Josefina Bianchi, l'attrice, vestita col lungo abito di seta che mezzo secolo prima aveva indossato per declamare Checov, reggendo un parasole per proteggersi l'epidermide di porcellana screpolata, avanzava lentamente fra i cespugli che ben presto si sarebbero ricoperti di fiori e di api.
domenica 8 giugno 2014
Ouverture #2 - Nome della vittima: nessuno [Alexandra Marinina]
Gli occhi di Ira Milovanova erano spaventati. Quell'espressione di paura non l'abbandonava più da quando, un mese prima, Tatjana aveva dichiarato che si sarebbe trasferita a Mosca, dove viveva suo marito. Le aveva spiegato che non era insoddisfatta della vita che conduceva a Pietroburgo, ma semplicemente che lei e Stasov sentivano la reciproca mancanza. Per entrambi era ormai una sofferenza vivere in due diverse città. E poi...
Le Challenges di GR [13]
Come già accadeva in "La casa degli spiriti", questo romanzo di Isabel Allende usa come sfondo l'inquieto scenario della società cilena, ma la storia che ci narra acquista subito un tono originale e diverso da quello che caratterizzava il romanzo precedente: si tratta non più di una saga familiare dalle risonanze epiche, bensì del sorgere tra due giovani, impegnati entrambi in un'indagine giornalistica, di un'affettuosa amicizia che lentamente si trasforma in un amore destinato a consolidarsi in circostanze ostili. Tutto ruota, fin dagli inizi, intorno a una ragazza, Evangelina, in preda a periodici stati di trance che raccolgono intorno a lei una piccola folla di devoti e di curiosi. Irene e Francisco, intenti a indagare sul misterioso fenomeno, sono testimoni involontari dell'intervento di un gruppo di militari che pretendono di ricondurre alla ragione "la famosa ragazzina". Evangelina reagisce alla brutale intrusione ridicolizzando l'ufficiale che comanda i militari e da questo episodio, apparentemente banale, prende l'avvio un'inquietante vicenda perché Evangelina, di lì a poco sequestrata dalle forze di polizia, viene data per "scomparsa". I due giovani si mettono alla sua ricerca e sono presto costretti a percorrere una triste trafila che li porta dai commissariati alle carceri, dalla morgue ai campi di concentramento, mentre l'ombra di una spietata dittatura si proietta sempre più minacciosamente sulle loro indagini, volte a scoprire realtà che il regime militare intende celare. Sebbene quelle realtà non rivelino nulla che Francisco già non sappia, per Irene la scoperta ha una diversa portata, perché ella è costretta a uscire dal mondo protettivo che l'aveva circondata e a posare lo sguardo sull'orrore.
venerdì 6 giugno 2014
Le Challenges di GR [12]
La vita non è mai stata generosa con Sofja Illarionovna. Dopo aver perso il marito, fucilato perché dichiarato "nemico del popolo", aveva trascorso vent'anni in un lager in Siberia. Al suo ritorno a San Pietroburgo, il figlio, noto trafficante di valuta, era stato ucciso in un regolamento di conti. Dopo tante tragedie, la sua morte per omicidio ha il sapore di un epilogo scontato. Non per Tatjana Tomilina, giudice istruttore di San Pietroburgo e famosa scrittrice. Lei diffida delle soluzioni ovvie, e si mette a scavare nella vita della donna. Le indagini la metteranno sulla strada di un'altra investigatrice allergica ai casi facili, la Kamenskaja, alle prese con il duplice omicidio di una coppia avvenuto a Mosca.