lunedì 29 agosto 2011

Robin Hood - Alexandre Dumas

Terminato Robin Hood di Alexandre Dumas.

Il libro

Ogni epoca, ogni generazione hanno avuto il loro Principe dei Ladri. Cavalleresco come Ivanhoe, spavaldo come D’Artagnan, Robin il proscritto ha la generosità di un santo e la giovialità di un ragazzo. Di sicuro l’arciere di Alexandre Dumas è il prototipo di una lunga serie di ladri gentiluomini. Il cinema lo ha a lungo inseguito nei labirinti di Sherwood, regno dell’allegria, dell’amicizia e delle sfide beffarde. Gli ha fatto assumere la scanzonata fisionomia di Douglas Fairbanks, la malinconica ironia di Sean Connery, il sorriso rassicurante di Kevin Costner, lo sguardo truce di Russell Crowe. Per i cartoni animati Robin è una volpe, l’inseparabile John un grosso orso. Ma nessuna immagine (come nessuno sbirro) è mai riuscita a imprigionarlo. La lotta che ha ingaggiato con il Potere è destinata a non aver mai fine. Perché Robin Hood è un mito: quello della giustizia che non ha pace e vaga per il mondo a risvegliare i suoi arcieri.

Recensione

4 su 5 stelline Anobii.
Come nel caso di Peter Pan, siamo stati abituati male anche con Robin Hood da cinema e TV. Il Robin del libro è molto più "caciarone" delle sue versioni animate e cinematografiche; lo sceriffo di Nottingham è di una vigliaccheria assurda; le avventure di Robin e dei suoi allegri compagni, soprattutto nella prima parte, sono presentate in modo abbastanza leggero; ci sono ben undici matrimoni nello stesso giorno... insomma la versione più esagerata di tutte è proprio l'originale! Le differenze più importanti tra libro e versioni successive le ritroviamo su Lady Marian e sulla fine della storia (e non dirò altro).
Nonostante io non sia molto amante dello stile ottocentesco, con tutti i suoi grandi e zuccherosi amori, i discorsi pomposi anche fra amici, questo libro mi ha tenuta incollata alle sue pagine fino alla fine. 

domenica 28 agosto 2011

Cose che non si possono assolutamente vedere

Nella mia libreria Anobii, come in tutti gli altri account, ci sono tante statistiche carine. Una di queste, la più visibile a tutti, è la lista degli autori più letti in base al numero di libri.
In mezzo a tanti bei nomi, nella lista della mia libreria appare lei.

Stephenie Meyer.

No, dai. L'autrice della saga più sdolcinata e brutta di tutti i tempi (ovviamente secondo me, tengo a precisarlo nel caso qualche twilighter passasse di qui) risulta fra i miei autori più letti:


Notare gli altri nomi che le fanno compagnia... 

Comunque tengo a precisare che ho dato una stellina sola a tutti e quattro i suoi libri!

lunedì 22 agosto 2011

Le avventure di Peter Pan - James M. Barrie

Finito anche Le avventure di Peter Pan di James M. Barrie.

Il libro
"Nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi per sempre la facoltà di farlo". È questa la ragione che spiega il mistero, semplice eppure profondo, del fascino di Peter Pan. La magia dei personaggi e delle atmosfere deriva da un'incrollabile fiducia nella forza dei sogni: con la sua freschezza e vitalità, questo strano ragazzo vola, insieme con i lettori, "dritto fino al mattino". Nel primo racconto, "Peter Pan nei giardini di Kensington", Peter è un bambino fuggito dalla culla che vive nel grande parco, tra saggi pennuti, fate e creature di sogno. In "Peter e Wendy" ha invece già raggiunto la famosa "Isolachenoncè" e affronta bizzarre avventure in quella terra fantastica, popolata da pirati, sirene, pellerossa e da un feroce coccodrillo divoratore di uomini e sveglie...

Recensione
4/5 stelline Anobii.
Non è lo stesso Peter Pan che ci hanno fatto conoscere attraverso gli anime e i cartoon in TV: anzi, è veramente molto distante! Il libro ha una certa malinconia e tristezza di fondo, a tratti diventa abbastanza inquietante, inoltre i personaggi sono violenti e spesso si comportano in modo un po' assurdo. Peter Pan è soprattutto cinico, arrogante, vanitoso, egoista e insopportabile, le cose le fa non perchè sia giusto farle ma solo perchè le vede tutte come l'ennesima nuova avventura. L'unico che forse ha subito meno delle trasformazioni è stato Uncino, che in ogni caso è una figura più crudele e più sofferente rispetto all'Uncino che conosciamo. Wendy, sull'Isola, è la figura materna perfetta: educa, dà delle regole, tiene tutto in ordine: sembra quasi che già sappia quale saranno i suoi compiti e la sua vita da adulta.
Più che una favola per bambini, questa è una storia forse più adatta agli adulti.
In ogni caso, è da ammirare il mondo inventato da Barrie in questo libro!

venerdì 19 agosto 2011

Labyrinth - A. C. H. Smith

Terminato Labyrinth di A. C. H. Smith.

Il libro
Fiaba, magia, invenzione... Il libro dal film di George Lucas con David Bowie... Dove tutto è possibile.

Recensione
Non ho ancora visto il film, ma la descrizione parla da sola. In questo libro, è come se un amico o un conoscente ti riferisse nei particolari un film che hanno appena visto. Senza infamia e senza lode, ma il fantasy è un'altra cosa. E' comunque un libro carino da leggere in un pomeriggio o, visto il periodo, sotto l'ombrellone.

mercoledì 17 agosto 2011

Il Piccolo Principe - Antoine de Saint-Exupéry

Il secondo incontro con la razzia letteraria fatta a Ferragosto è stato con Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.

Il libro
A cinquant'anni dalla pubblicazione negli Stati Uniti del libro, Il Piccolo Principe è divenuto un long-seller internazionale, un testo-chiave di formazione. Antoine de Saint-Exupéry, il suo autore era un aviatore come il Narratore e un umanista: adorava volare e s'interessava agli uomini. Qualche mese dopo l'apparizione del suo capolavoro, scomparve in aereo sul Mar Mediterraneo. Ma la favola del ragazzino dai capelli d'oro continua.

Recensione
Letto in appena mezz'ora. L'ho trovato molto dolce e poetico. La sua magia sta nel farvi vedere alcune cose, come l'amicizia e la fedeltà o alcuni nostri ragionamenti e comportamenti, in maniera un po' diversa. Uno dei pochi libri per bambini che forse è meglio leggere da adulti! Nonostante la semplicità del linguaggio e della storia, mi ha dato l'impressione di stare leggendo delle pagine molto profonde. Proprio come dice la volpe: L'essenziale è invisibile agli occhi.
Prima di restituirlo, ho intenzione di rileggerlo.

martedì 16 agosto 2011

Il tulipano nero - Alexandre Dumas

Ho terminato Il tulipano nero di Alexandre Dumas, in edizione integrale.

Il libro
La tulipe noire viene pubblicato da Alexandre Dumas nel 1850, sei anni dopo l'enorme successo dei Les Trois Mosquetaires (seguito dagli altri due romanzi della trilogia, Vingt ans après e Le Vicomte de Bragelonne) e del Comte de Monte-Cristo, quando lo scrittore è ormai divenuto un beniamino del grande pubblico francese.
Ambientato negli anni della cosiddetta "bolla dei tulipani", nella laboriosa Olanda repubblicana del Seicento che vide l'ascesa di quella prospera e raffinata borghesia tramandataci dai dipinti di Rembrandt e di Vermeer, il romanzo narra un vero e proprio caso di spionaggio industriale e al tempo stesso una delicata, insolita storia d'amore. Intorno al favoloso “tulipano nero”, il fiore perfetto e impossibile, ruota una folla di personaggi sia storici che fantastici, che l’autore riesce a rendere vivi e veri con la consueta abilità. Un Dumas insolito, quasi con cadenze di fiaba, che rinuncia, per una volta, ai grandi colpi di scena e ai superuomini del feuilleton.

Recensione
3 stelle su 5.
Come potete vedere, questo romanzo non c'entra nulla con l'anime omonimo, con cui condivide solo il nome e il colore dei capelli della protagonista femminile.
I protagonisti principali sono Cornelius, Rosa e questo benedetto tulipano nero, per cui Cornelius ha una vera fissa e per il quale riserva più amore che a Rosa. Da parte sua, la ragazza fa di tutto per salvare sia lui, sia il fiore, nonostante Cornelius mostri di amare più i tulipani che lei. Forse il personaggio più reale è il padre di Rosa. Nonostante la lagnosità di Cornelius, la trama è interessante e la storia scorre bene.
Ho preferito il Dumas de I Tre Moschettieri e de Il Conte di Montecristo (quest'ultimo lo rileggerò presto).

Ora e sempre... libri!

Sono tornata dalla casa della mia amica dopo averle saccheggiato la libreria... Ha un sacco di libri che voglio leggere e dato che stavolta avevo con me uno zaino quasi vuoto, ne ho approfittato per prendere quasi tutti quelli che mi interessavano! 
Ecco il mio bottino:


Il primo (Il tulipano nero) è quasi finito: l'ho iniziato il 14, a casa della mia amica. Probabilmente con tutti questi da leggere sto a posto per un bel po' di tempo, non vorrei esagerare ma penso almeno fino a Natale! Anche perchè ho ancora alcuni di questi da leggere e quelli dell'università (inclusi quelli del prossimo semestre) da studiare... per fortuna sono abbastanza rapida nella lettura, ho gli occhi allenati ormai! Anche se ormai leggo solo dopo cena o dopo pranzo, cioè in quelle ore in cui non studio perchè rischio di addormentarmi...
Per chi fosse curioso, lascio anche il link della mia Libreria Anobii: se avete un account "vicinizzatemi" e magari lasciate un commento nei "Messaggi Pubblici" così posso ricambiare!!!

domenica 14 agosto 2011

Il gioco dell'angelo - Carlos Ruiz Zafón

Ho terminato Il gioco dell'angelo di Carlos Ruiz Zafón.
Questo libro mi è piaciuto molto e perciò gli ho dato 4 di 5 stelline su Anobii.

Sinossi
Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.

Non ho letto il romanzo che lo precede (L'ombra del Vento) dove già comparivano Sempere e il Cimitero dei Libri dimenticati: quando ho scoperto infatti che dovevano essere delle vecchie conoscenze per il lettore, ho capito perchè venivano dati un po' per scontati... senza troppi chiarimenti e dettagli, insomma.
Lo stile di Zafón è veramente straordinario. Forse è la cosa che mi ha colpito di più del libro! Scrive benissimo, ci sono frasi che ho letto e riletto prima di andare avanti. Un esempio:

C'era appena un alito di brezza sotto un cielo lapidato di nubi nere che si muovevano lentamente in circolo sopra Barcellona. [p. 171]

Il romanzo è ambientato a Barcellona, che nel romanzo è molto cupa, oscura, opprimente... praticamente il contrario della città che mi aspettavo di trovare, dato la sua fama.
La storia ha un bell'intreccio, ci sono tantissimi colpi di scena e svolte inaspettate! E anche la conclusione è a sorpresa.

Nello svolgersi della storia, Zafón cita alcuni libri e mi è venuta voglia di leggere anche quelli! Prima però voglio leggere il predecessore, L'ombra del vento, così magari vanno al loro posto i "pezzi mancanti" su Sempere e il Cimitero dei Libri Dimenticati.

martedì 9 agosto 2011

Ancora libri

No, niente nuovi acquisti, per ora... E' solo che da un po' non aggiorno la mia situazione "libresca", quindi rimedio!
Allora... Poco più di un paio di settimane fa ho terminato l'ottavo volume de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin, che sto trovando semplicemente stupende! Martin ha messo tanta carne al fuoco ma se la sa gestire benissimo. Quando sembra arrivare un momento di stallo, ecco che mette mano ai personaggi che aveva messo da parte da un po' o a quelli che fino in quel momento avevano poco spazio, anche se non erano delle comparse, per far riprendere il volo alla saga. Al momento, il mio volume preferito è il 7°, intitolato Il Portale delle Tenebre, perchè fa un grossissimo regalo ai lettori! Il suo nuovo librone, A Dance with Dragons, verrà pubblicato in Italia diviso in tre volumi... non vedo l'ora!
Quindi, dato questo momento di stop con Martin, ho chiesto in prestito ad un amico (lo stesso a cui ho fatto da Animal-Sitter poco tempo fa) Il gioco dell'angelo di Carlos Ruiz Zafón. Quest'ultimo ha scritto diversi libri e ho letto recensioni entusiastiche ovunque, perciò mi incuriosiva leggerlo. Ho fatto un drastico cambio di genere, sì! Che dire, lo sto terminando. Quindi mi riservo le mie impressioni per il post su questo libro (spero che venga fuori qualcosa di decente)...
Poi qualche giorno fa mi è stato regalato Cappuccetto Rosso Sangue di Sarah Blakley-Cartwright; quest'inverno ho visto il film, che non era proprio malaccio ma insomma nemmeno questo grandissimo capolavoro. Proprio il giorno prima di ritrovarmelo fra le mani avevo scoperto che in questo libro manca l'ultimo capitolo, bisogna andare a scaricarlo dal sito della casa editrice. Questa cosa mi sembra una scorrettezza bella e buona! In ogni caso, lo leggerò dopo quello di Zafòn e vedremo...
Infine, ho "in coda" anche La spada della verità - volume 2 di Terry Goodkind. Il primo volume mi è piaciuto (anche se Martin gli mette tranquillamente i piedi in testa) e quindi ho deciso di proseguire anche con questa saga, nonostante io abbia scoperto che al momento sono ben 12 volumoni, tutti da 1000 e passa pagine (al contrario della saga di Martin, qui in Italia la serie de La Spada della Verità è pubblicata fondendo 2 episodi in un unico volume per volta).

sabato 6 agosto 2011

Approvata la Legge Levi sull'editoria

Pochi giorni fa, il Governo ha approvato la Legge Levi sull'editoria: dal prossimo 1 Settembre nessuno potrà più fare sconti sui libri e sugli ebook oltre il 15% (o fino al 20% in casi particolari). Gli intenti di questa legge sono aiutare le biblioteche e proteggere le piccole librerie dalla concorrenza; in rete è stata subito ribattezzata Legge Anti-Amazon, il quale pochi mesi fa aveva aperto la versione italiana e che ha riscosso un notevole successo quasi immediatamente, dato che Amazon è il sito che sconta i libri più di tutti gli altri. 
Per quanto riguarda le biblioteche, su un articolo del Corriere della Sera firmato da Stefano Bucci, pare che in realtà queste siano danneggiate e non agevolate da questa legge: 
Potrebbe quasi sembrare una contraddizione, almeno per un profano. Non è così: ad essere penalizzate dalla nuova Legge Levi (entrerà in vigore dal primo settembre) che regolamenta il prezzo dei libri in Italia, sarebbero proprio quelle strutture (dodicimila tra enti locali, universitarie, statali) destinate appunto alla promozione della lettura ovvero le biblioteche, danneggiate del tetto massimo di sconto per l' acquisto, fissato al 20 per cento. Così Stefano Parise, presidente dell' Aib (l' Associazione italiana biblioteche) ha preso carta e penna e ha scritto al Presidente della Repubblica Napolitano e alle più alte cariche dello Stato (per conoscenza anche all' onorevole Riccardo Levi, Pd, primo relatore della legge): un cahier de doléances che, tiene subito a precisare Parise, «non rinnega la necessità di una regolamentazione degli sconti sui libri», ma che vorrebbe una sorta di regime speciale per le biblioteche, anello debole nella catena libraria. Spiega al «Corriere» Parise: «Finora le biblioteche hanno usufruito di sconti maggiori, in media tra il 25 e il 30 per cento, soprattutto da parte di editori e intermediari. Una possibilità che ha compensato in qualche modo la limitatezza dei fondi e quegli interventi di contenimento della spesa pubblica emanati dal governo che di fatto hanno negli ultimi 5 anni quasi dimezzato il peso delle biblioteche come acquirenti sul mercato editoriale, dal 5 al 3 per cento». Parise (che sembra aspettarsi molto dal prossimo Forum del libro composto da Laterza, Sellerio, Giunti, Donzelli in programma il 22 ottobre a Matera) vorrebbe insomma che in Italia si seguisse l' esempio praticato in altri Paesi europei ovvero «quelle eccezioni, sconti compresi, per scuole e biblioteche previste in analoghi provvedimenti». Parise spiega che l' Aib «ha sempre sostenuto la necessità di una piena esenzione per le biblioteche» e che questa lettera aperta «è in qualche modo un invito a prendere ben in considerazione la situazione di un Paese, il nostro, che deve fare i conti con una cronica carenza di politiche di sostegno». E ora? «Aspettiamo di vedere la risposta di Napolitano». Ma l' errore dov' è in questa Legge Levi? «Nel considerare le biblioteche pericolose concorrenti delle librerie, soprattutto di quelle indipendenti, al pari delle grandi catene. Sarebbe logico invece considerarle preziose alleate impegnate nella promozione della lettura nel libero accesso alla cultura».

Molto critico Il Megafono Quotidiano, dove possiamo leggere che la Legge Levi
[...] con l’inganno di favorire la lettura, penalizzerebbe piccoli editori e librai ed agevolerebbe gli interessi dei grandi gruppi editoriali e delle connesse catene di librerie. [...] tale sconto è un’esca, perché dovrebbe allettare la gente (i lettore) a comprare più volumi, nella sostanza il libro, non essendo come altra merce soggetta a saldi solo due volte all’anno, diventerebbe, così come avvenuto in Inghilterra e negli Stati Uniti, il più infimo prodotto presente sul mercato. E’ stato detto che una legge come la Levi non ha cuore né il libro né la bibliodiversità, cioè quel sistema di garanzia per cui quando il lettore entra in una libreria o in una biblioteca può trovare un campionario librario largamente variegato e non “scaffali stracolmi senza criterio” delle opere dei soliti noti (che non sempre sono gli autori migliori) [...] La normativa in questione, insomma, è articolata per appiattire la lettura su standard culturali omologati, cancellare dal mercato l’editoria indipendente ed avvantaggiare una lobby di editori e di librari . Alla legge si stanno opponendo un bel numero di piccole ed indipendenti case editrici, di scrittori, intellettuali, giornalisti i quali, in contraltare, rivendicano una normativa garantista così come è vigente in Francia e Germania. Ma la loro protesta è flebile non trova il necessario sostegno in una Paese in cui, si sa, i suoi cittadini non sono proprio dei frequentatori assidui (ed esigenti) della lettura, la politica se ne sbatte della cultura e sui giornali le pagine di libri, teatro, cinema sono fogli a margine. Di cui se ne farebbe volentieri a meno.

Mentre su Pianeta Tech sono più favorevoli a questa legge:
[...] Il presidente dell’Associazione Italiana Editori Marco Polillo, ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione della Legge Levi, che è il frutto di un dibattito costruttivo che ha coinvolto tutti gli addetti ai lavori che compongono la filiera del libro.
Tale legge – sottolinea Polillo – migliora in modo considerevole la situazione attuale, priva di controllo, tramite una regolamentazione del mercato che stabilisce in modo preciso i limiti entro cui si potranno attuare le promozioni e al contempo assicura ai lettori la possibilità di approfittare delle varie offerte proposte dagli editori sulla propria produzione.
Vedremo se questa decisione sarà accolta positivamente dagli editori e dai consumatori che operano online, in un settore che presenta margini di crescita decisamente interessanti.

Sempre sul Corriere della Sera, il 29 luglio si leggeva che venivano consegnate le oltre mille firme raccolte dall' Istituto Bruno Leoni e dall' editore di Macerata Liberilibri contrari alla legge e che La petizione, partita domenica scorsa via web, ha registrato centinaia di adesioni, e ieri è stata superata quota mille. Inoltre, alcuni giorni prima l'editore Mario Guaraldi si è dimesso dall'Aie (Associazione editori italiani) in polemica con il presidente Marco Polillo e il suo appoggio a una legge che, per Guaraldi, è antiliberista e fuori dal mercato, tradizionale e soprattutto digitale. Ostile alla legge anche Rubbettino e Quodlibet, altra casa editrice di Macerata. Con una nota inviata al «Corriere», Gino Giometti, condirettore editoriale, pur non condividendo il riferimento al libro come «merce», apprezza la critica dell' Istituto Bruno Leoni alla «strettoia sui prezzi che penalizza l' acquirente, il lettore che come consumatore ha i suoi diritti, e gli editori piccoli e medi che nelle fiere librarie e in mille altre manifestazioni hanno un incontro ravvicinato con i lettori che non riescono a raggiungere attraverso la distribuzione tradizionale».

Questa legge mi lascia molto perplessa. Dov'è finito il libero mercato? Possibile che non esistano altri modi per incentivare gli italiani a leggere e contemporaneamente aiutare davvero il mercato del libro?

Le librerie online, come appunto Amazon ma anche altri come BOL, si sono scatenate e stanno scontando tutti i libri fino al 31 Agosto. Ad esempio, le succitate Amazon e BOL applicano rispettivamente sconti fino al 40% e fino al 50%: questo mese si può tranquillamente fare un'ampia scorta di libri per l'inverno. Penso che ne approfitterò anch'io, ma attenderò la fine del mese per vedere se riesco ad infilarci anche qualche libro universitario.

1000 visite: grazie a tutti!!!

Rullo di tamburi...

Click sull'immagine per vederla a dimensione intera! :)

Oggi ho superato il traguardo delle prime 1000 visite! Grazie a tutti quelli che son passati di qui, grazie a chi ha letto velocemente qualche post, a chi li ha letti per intero, a chi ha commentato, a chi non ha commentato, a chi è piaciuto e a chi non è piaciuto il blog... Insomma, proprio a tutti!!!
Ancora sono pochini i commenti... su su, non siate timidi... commentate quanto vi pare! Criticate, fatemi qualche osservazione, non commentate solo per dire "bene, brava, bis" XD Mi piace confrontarmi con gli altri! Io cercherò di migliorare sempre nello stile di scrittura, nei contenuti dei post e spero anche nei miei lavoretti grafici :)

Ciao a tutti, io sono Kimi!

I post su Kimi li trovate tutti qui:

lunedì 1 agosto 2011

Fare la Dog/Cat/Altro-Sitter!

Ieri ho terminato la mia prima esperienza da Animal-Sitter. In generale è andata bene, pensavo fosse più impegnativo, anche perchè l'amico che mi ha "reclutata" ha un cane, 4 gatti, una tartaruga e un porcellino d'India. Una settimana a giugno e dieci giorni questo mese. A giugno è filato tutto liscio, a parte una volta che è saltata la corrente ma per fortuna era successo poco prima che arrivassi io. Luglio invece è stato un po' più movimentato...

Cane - Un bellissimo setter, Lillo. Vive in giardino, è tranquillissimo e non dice niente a nessuno. Abbaia appena ti vede e ti fa millemila feste. A vedere quanto salta, non sembra un cane che ha 10/11 anni! (La mia ne ha 9 ma è un anno che ha quasi smesso di saltare, praticamente). Su di lui poco da dire, se non che già dal 2° giorno, a giugno, avevamo fatto amicizia! Se non gli fai le coccole non ti permette di lavargli le ciotole nè tutto il resto. 

Gatti - Non so di che razza siano, non me ne intendo, mi piacciono molto di più i cani e quindi son più ferrata su di loro che non sui felini. Di tutti e quattro, solo una femmina, Bea, è quella che ti si fila di più e ti segue come un cagnolino. Due non li vedi quasi mai perchè vanno sempre in giro... di questi due, Nero (un gatto nero) che ti dà un po' di confidenza, ma in ogni caso tutti e quattro cominciano a strusciarsi sulle gambe e a chiedere più attenzione giusto perchè hanno fame!!! Il resto del tempo stanno lì a guardarti, con quell'aria di sufficienza che hanno tutti i gatti. Mercoledì sera un gatto mai visto, di qualcun altro, mentre riempivo le ciotole del giardino mi ha dato una capocciata sulla mano e me ne ha fatte buttare metà per terra... D'istinto ho detto una cosa inarticolata, tipo Ahò! ed è saltato via: è tornato quando mi sono allontanata io. Giovedì mattina Bea mi ha fatto preoccupare, l'ho trovata acciambellata su un cuscino e non si è mai mossa di lì, però quando ho provato ad accarezzarla s'è allungata un po' e ha fatto le fusa. La sera era pimpante e arzilla, quindi probabilmente l'ho beccata assonnata o annoiata.

Tartaruga - Lei sta nella sua vaschetta, che deve fare? Più che altro quando accendi la luce sa che arriva la pappa ed esce per metà fuori dall'acqua, ti fissa, apre e chiude la bocca... Sembra vagamente aggressiva così! Però io non ho mai avuto tartarughe, magari è normale! Per ben due volte ha smontato il pezzo di panorama che nasconde il filtro dell'acqua... voleva evadere? O peggio suicidarsi?



Porcellino d'India - Mi pare sia una femmina. E' moooorbida, però preferisce mangiare. Appena ti sente intorno comincia a fare rumore nella gabbietta. Appena riceve il cibo si mette l'anima in pace! Non si è mai sognata di tentare di mordere, d'altronde non è un criceto.

Per fortuna, "incidenti domestici" non ci sono stati: mai caduta dalle scale (anche se 3 o 4 volte sono scivolata e c'è mancato pochissimo, di cui 2 volte per colpa di uno dei gatti che schizzano in mezzo ai piedi senza dare la precedenza!); mai tagliata o infilzata con qualcosa, nemmeno quando aprivo le scatolette o le confezioni di crocchette (a casa mia mi succede)... L'unica cosa fastidiosa è stato trovare casa al buio perchè col maltempo è andata via la luce e una volta ho dovuto cambiare l'acqua alla tartaruga, perchè senza elettricità il filtro non funziona... non vi dico che acqua ho trovato!!! E l'altra cosa pallosa le lumache. Con la pioggia ne sono uscite un miliardo. Ovviamente dov'è che andavano a grattarsi le corna??? Certo, nelle ciotole del cane e dei gatti!
In fin dei conti è stato abbastanza divertente, dai. Fossero tutti così i lavori!!! Adesso spero che il mio amico mi faccia un po' di pubblicità, anche perchè sembra che sia soddisfatto anche lui!

- Kyra -

LWL