mercoledì 30 novembre 2011

I Love Shopping - Sophie Kinsella

Terminata La Storia Infinita, mi resta solo da leggere solo Il conte di Montecristo di quella benedetta lista di libri presi in prestito. Solo che prima di (ri)affrontare un tomo del genere, ho virato su qualcosa di più leggero. Un paio di settimane fa, si è tenuto un mercatino dell'usato (il nome preciso non me lo ricordo mai), come ogni seconda domenica del mese (nei mesi estivi diventa il secondo venerdì).
Comunque.
Ho comprato I love shopping, La metà oscura e L'enigma dei dinosauri.
Ho iniziato da I Love Shopping.
Tanti libri mi hanno fatto piangere, ridere e anche provocato degli incubi, ma nessuno mi aveva mai irritato tanto come I Love Shopping. Nemmeno nel punto di Twilight dove si scopre che Eddyno sbrilluccica come una Winx mi sono incavolata tanto, ho reagito in modo più soft... Precisamente, con un Mapperpiacere! di quelli più di compassione che di irritazione, non so se mi spiego, accompagnato da un Mabbaffan...va! dello stesso tono.
Invece il libro della Kinsella mi ha fatto incavolare. Era partito bene eh, mi stava anche piacendo, anche se un po' prima della metà ho iniziato a fare un po' di fatica nel proseguire (brutto segno!)...

SPOILER ALERT - SE NON VOLETE ROVINARVI LA SORPRESA SALTATE ALLA PROSSIMA RIGA ROSSA!
... e poi si conclude con la più banale (e pure un po' scontata) botta di culo di cui sono strapieni i romanzi Harmony!!! Scopre la truffa dei fondi e grazie a questa scoperta, la protagonista fa un sacco di soldi, scopre con sua somma sorpresa di avere un sacco di nozioni finanziarie, viene presa a lavorare in TV e si porta a letto il figaccione (straricco) di turno.
FINE SPOILER!
Io mi aspettavo un finale diverso, un po' più originale. Invece niente. Meno male che mi è costato appena due euro (prezzo di copertina della mia copia: 7,75 €)...

E non ho nemmeno il coraggio di mettere 'sto post nel tag "Recensioni"... 

sabato 26 novembre 2011

La Storia Infinita - Michael Ende

E ho terminato anche la lettura de La Storia Infinita di Michael Ende.

Il libro
Bastiano è un giovane goffo e non è quel che si dice comunemente un "ragazzo sveglio", ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternativamente dal ruolo di lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà cambiare la Storia stessa. Gli farà capire che il "fa' ciò che vuoi" che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono non significa "fa' quel che ti pare", ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi. Che è la strada più ardua del mondo. Il libro e Bastiano la percorreranno insieme e il ragazzo attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi... Moderno romanzo di formazione, storia di un'anima, folgorante scoperta dell'amore, indimenticabile avventura, ma anche lungo viaggio nell'immaginario e itinerario nell'arte e nella mitologia, La Storia Infinita è uno dei grandi libri per tutti del nostro tempo che ha conquistato, avvinto e incantato generazioni di lettori.

Recensione
4 su 5 stelle!
Del film non ricordo altro se non quel gigantesco cane bianco volante, di cui ho scordato il nome... beh, sembra sia stata una fortuna!
E' chiaramente un libro per bambini, ma mi ha davvero conquistato, soprattutto la prima parte, quella riguardante il salvataggio dell'Infanta Imperatrice. Mi è piaciuto molto la scelta dell'autore di farci leggere di Bastiano che legge di Atreiu (sottolineata dai due colori del testo, verde per la Storia, rosso per Bastiano che legge... tutto in nero sicuramente farebbe perdere tantissimo al libro).
La seconda parte, quella riguardante la permanenza di Bastiano in Fantàsia, un po' meno. La storia rallenta un pochino. Il ragazzino simpatico diventa un po' troppo pieno di sè. E molto antipatico. Per questo motivo ho assegnato 4 stelle e non tutte e 5.
Le parti descrittive dei paesaggi e dei personaggi poi sono veramente fantastiche, sembra di vederli! Uno su tutti, Graogramàn, la Morte Multicolore. So che nel testo ci sono molti rimandi a tanti pittori famosi, come Dalì o De Chirico, ma nel campo dell'Arte sono troppo ignorante per coglierli... Sarà ora di fare un salto anche in questa?
In ogni caso, mi ha fatto pensare e mi ha spinto a pormi diverse domande, a fare confronti... Mi chiedo anche che effetto mi farebbe una seconda lettura, magari fra un po' di anni...

E qui trovate una citazione da questo libro

martedì 22 novembre 2011

Quotes - 01

lunedì 21 novembre 2011

La regina Margot - Alexandre Dumas

Eheheh, oggi giornata di recensioni! Questa volta è il turno de La Regina Margot di Alexandre Dumas.

Il libro
"La storia che Dumas ci narra è spesso pura invenzione; i suoi personaggi sono psicologicamente incerti, e piuttosto improbabili. Ma di tutto questo difficilmente ci si accorge, perché Dumas possiede come pochi altri il dono di catturare il lettore e di immergerlo nella vicenda narrata. Tutto in lui è brio, azione, vita..." (Giorgio Mirandola).


Recensione
4 su 5 stelle!
Sto iniziando ad amare Dumas. Mi piace veramente tanto. Ho iniziato a leggere La Regina Margot senza aspettarmi chissà cosa, nonostante l'autore, perché romanza (parecchio) la Storia, in questo caso quella dei Valois e della Francia di fine Cinquecento. La povera Margherita si ritrova in una famiglia che rispecchia pienamente il detto "Parenti serpenti" e che è sempre fonte di intrighi e macchinazioni per il possesso del potere (la corona di Francia). Il carattere dei personaggi è descritto e sviluppato benissimo. Inoltre le alleanze e gli accordi cambiano ad ogni filo di vento (fa eccezione solo l'alleanza tra Enrico di Navarra e Margherita): in realtà ognuno gioca per sé, contro tutto e tutti, a dispetto di ogni accordo.
Ho trovato La Mole e Coconnas molto simili ai più famosi Tre Moschettieri. Caterina de' Medici è un personaggio veramente odioso e mi sono ritrovata a sperare che l'autore la facesse morire vittima dei suoi stessi intrighi! 
La Regina Margot è il primo libro di una trilogia, quella dei Valois, che prosegue poi con La Dama di Monsoreau e si conclude con I Quarantacinque.

Sweeney Todd - Anonimo

Ho ripreso a leggere il paccone di libri presi in prestito da un'affamata lettrice come me... Ed eccomi a Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street di Anonimo.

Il libro
Tra i segreti più paurosi di Londra si nasconde la storia di un misterioso assassino. Un uomo di nome Sweeney Todd, un mostro capace di occultare le sue insane passioni dietro l’insegna di un’innocua bottega di barbiere in Fleet Street. Proprio qui diverse persone scomparse sono state viste per l’ultima volta: uomini andati a ingrossare le fila dei fantasmi dopo aver incontrato Sweeney Todd. Più sanguinario di Jack lo squartatore e più crudele di Mr. Hyde, Sweeney Todd non uccide in preda a un impulso efferato o agli effetti indesiderati di un farmaco ma, con fredda determinazione, toglie la vita al prossimo per soddisfare la sua sete di denaro e per adempiere a un terrificante rituale. 
Capolavoro della letteratura gotica, Sweeney Todd, con le sue gesta sanguinarie, ha anticipato il Dracula di Stoker e il Frankenstein di Mary Shelley, aggredendo le ipocrite convenzioni della letteratura e della società vittoriana. Dopo numerosi musical che hanno avuto uno straordinario successo, nel 2007 Tim Burton si è ispirato a questo personaggio per un film in cui Sweeney Todd è interpretato da Johnny Depp.

Recensione
3 stelle su 5.
Non ho visto né il film né i musical, quindi non ho "preconcetti" o aspettative ben definite. In ogni caso, da un capolavoro della letteratura gotica, come viene definito, mi aspettavo di meglio. La trama in sé è molto interessante, ma la storia però poi risulta abbastanza banale. Dopo poco si capisce già come uccide Todd e che fine fanno poi i corpi. I personaggi mi sono apparsi "monocolori", senza sfumature; il finale un po' troppo rapido. Comunque alcuni punti sono abbastanza macabri e nel complesso è una lettura abbastanza gradevole.

domenica 20 novembre 2011

Segnalibri #1

Allora... dopo aver terminato la sciarpa mi sono messa a fare altro, solo che ho preso oggetti più semplici e più veloci da eseguire: i segnalibri! Quando ero ancora impegnata per la sciarpa, su Facebook mi è stato chiesto di partecipare ad una pesca di beneficenza che si terrà a Dicembre (più precisamente, in favore di Emergency), mettendo a disposizione qualche oggetto che magari a me non serviva più. Non avendo niente sottomano nell'immediato, ho chiesto se anche qualcosa fatta a mano poteva andar bene, pensando appunto a cose come segnalibri o orecchini. Mi hanno detto che andavano benissimo e quindi... eccoli qui! Ho optato per i segnalibri perchè unisex: cosa potrebbe farsene un uomo/ragazzo di un paio di orecchini???
Passiamo alle foto (click per vederle a dimensione intera): questi sono i primi che ho fatto!



Questo quadrifoglio è fatto legando fra loro 4 cuori e la "coda" è la stessa dei ventagli. Lo schema dei cuori purtroppo non lo ritrovo!



Il fiocco di neve è su Suzies Stuff: MY SNOWFLAKE e ho usato anche qui un filo con le sfumature.



Questo segnalibro sul viola (sempre fili sfumati!) invece è il Tri-Lacey Bookmark (CrochetVille), che ho personalizzato aggiungendo la pallina in fondo alla coda.



Questa simpatica tartaruga invece proviene da Turtle Tales Bookmark. Anche qui ho personalizzato solo la fine della coda, con la pallina. Al momento è la mia preferita!!! Penso che ne farò altre, da regalare!

Voglio fare segnalibri tutti diversi fra loro, anche se ho pochi colori al momento... c'è più gusto per me e più varietà per chi partecipa alla pesca!
Nei prossimi giorni ne farò altri, ho visto diversi schemi molto promettenti!!!

mercoledì 16 novembre 2011

Progetto Sciarpa - FINITA!!!

Ebbene sì, la famosa sciarpa di cui vado cianciando dal 12 ottobre (poco più di un mese) è finalmente

TERMINATA!

E sono anche molto, molto soddisfatta del risultato! Ho azzeccato il colore, non mi sono mai "intrecciata" con lo schema ed è lunga circa un metro e mezzo (ho usato solo i 6 gomitoli che avevo acquistato)... l'unica cosa che non farò sono le frange come nella foto accanto, perchè non vado d'accordo con le frange poste su sciarpe e coperte.
Detto questo, passiamo alle prove del lavoro terminato! Le ho fatte usando come base il mio cappotto nero, per avere un colore di contrasto e far risaltare il rosa della sciarpa.




Sì sì, mi piace molto! Adesso manca solo un giro in lavatrice, per ammorbidire la lana. E poi finalmente posso iniziare ad usarla, visto che è da lunedì che da queste parti ha iniziato a fare freddo: la mattina ci ritroviamo puntualmente le gelate!
E poi sono anche molto contenta di aver terminato qualcosa di più "importante" rispetto ad orecchini e segnalibri. Adesso l'altro grosso progetto in ballo è la coperta Infinity, che spero di finire prima che inizi il 2012!

Per chi fosse interessato, i vecchi post su questa sciarpa:

domenica 6 novembre 2011

Progetto Sciarpa - Aggiornamento #2

Il secondo aggiornamento circa questa benedetta sciarpa arriva per festeggiare il raggiungimento della lunghezza di 1 metro! 
Ovviamente non è una lunghezza sufficiente per festeggiare la conclusione del lavoro, che purtroppo non mi riesce bene come quello in foto: il filato che uso io è più grosso, anzi probabilmente quella in foto è di cotone o qualcosa che non è lana... Non so, ho quest'impressione!
Ah poi dovreste vedermi, davanti al pc a dare un'occhiata ai video mentre faccio la sciarpa... una vecchietta moderna XD Fino ad un po' di anni fa, c'era mia nonna che faceva maglioni e cappellini in compagnia di Mike Bongiorno o Pippo Baudo; adesso ci sono io in compagnia di Youtube e dintorni! La differenza è che io non ho i capelli bianchi nè 60 o 70 anni. E' un po' comica questa cosa, anche se a volte mi chiedo se non dovrei preoccuparmi un pochino!!!

Bene, mettiamo i pensieri pseudofilosofici da parte e passiamo alla foto:


Mi mancano due gomitoli e poi ho finito!!! Al termine di questo lavoro, tornerò sulla famosa Infinity anche se un po' ad intermittenza, perchè ho preso un piccolo impegno per una cosa locale, ma di questo ne parlerò in seguito, quando la cosa sarà sicura e definitiva!
Nel frattempo, riassumiamo le vicende di questa sciarpa linkando i vecchi post che la riguardano:
  1. Back to Crochet! Progetto Sciarpa!
  2. Progetto Sciarpa - Reloaded
  3. Progetto Sciarpa - Aggiornamento #1

mercoledì 2 novembre 2011

Progetto Sciarpa - Aggiornamento #1

Primo, piccolo aggiornamento circa la mia sciarpa rosa: col primo gomitolo ho fatto esattamente 25 cm, come previsto! Per una volta, sono riuscita a non sbagliare a fare i calcoli... E ho azzeccato anche il colore: con questo, il motivo si vede meglio che con il bordeaux! Quindi, posso azzardarmi a consigliarvi di preferire colori chiari a quelli scuri, per questo schema. 
E soprattutto, sono contenta di non dover ricominciare un'altra volta o che non si siano presentati problemi strani!
Poi... se tengo il ritmo, entro un paio di settimane dovrebbe essere pronta. Ciò vuol dire però non toccare per nulla la coperta Infinity (eh, 'sti nomi poetici...): poco male, al momento ho finito la lana da usare per quella! Adesso ho un bel po' di lana bianca ma quella colorata per fare le "mattonelline" no! 

Per chi si fosse perso le vecchie puntate "sciarpose":
  1. Back to Crochet! Progetto Sciarpa!
  2. Progetto Sciarpa - Reloaded

lunedì 31 ottobre 2011

Progetto Sciarpa - Reloaded

Allora... Torno sul Progetto Sciarpa non perchè ho degli aggiornamenti ma perchè... ho dovuto ricominciare daccapo! Ebbene sì... il fantastico gomitolo bordeaux del primo post purtroppo era e rimarrà un "figlio unico". In merceria non hanno più quella marca ma una simile, purtroppo però non avevano il colore. Il bordeaux di quest'altro tipo di gomitolo era più chiaro del mio... e si vedeva, nonostante fosse la tonalità più scura che avevano! Uffi... che fare? Abbandonare o ricominciare? Ho optato per la seconda soluzione, ovviamente! Con quel gomitolo avevo fatto 25 cm e si vedeva bene il tipo di lavoro... non si stava sviluppando bellissimo come quello in foto, ma stava comunque venendo bene. Mi stava dando una certa soddisfazione!!! Quindi ho semplicemente cambiato colore e ho optato per il rosa. Per non rischiare il bis del Ho terminato quel colore per sempre, ho preso 6 gomitoli tutti in un colpo: dovrebbero bastare per almeno un metro e mezzo di sciarpa, dato che sono gomitoli molto simili a quello bordeaux.
Ecco qua i miei nuovi amici:



Non so se si vede, ma sono anche un po' sfumati sul bianco, spero che diano un bell'effetto a tutta la sciarpa! E spero che questa sia la volta buona per finirla!

domenica 16 ottobre 2011

Progetto Infinity - Riepilogo e aggiornamenti

Avevo iniziato questo Progetto Infinity l'inverno scorso, sul vecchio blog. Si tratta praticamente della realizzazione di una coperta di lana, costituita da quadrotti fatti con la tecnica "afghan". Sul vecchio blog trovate le foto di quando il progetto è partito: primo post e secondo post. Anche se lì (e nemmeno qui) poi non ne ho più parlato, il progetto è andato avanti. Si è fermato poi con la bella stagione perchè lavorare la lana col caldo non era l'ideale!
Ho ripreso questo progetto perchè ho terminato la lana per la sciarpa e purtroppo in merceria non hanno più la marca di quel gomitolo e delle altre in negozio nessuna si avvicinava a quella tonalità! La più scura che hanno trovato era comunque più chiara della mia e la differenza si vedeva... quindi presto ci tornerò, prenderò 5 o 6 gomitoli e farò questa benedetta sciarpa! Un po' ci son rimasta male perchè stava venendo bene, uff...
Insomma, ho ripreso con questa coperta, sperando che riesca a finirla prima che arrivi il freddo, senza lasciar trascorrere un altro anno.
Questa è la foto del mucchio di mattonelline che ho fatto, a cui manca il contorno con la lana bianca (prontamente presa in merceria) prima di essere legate fra loro e poi alla coperta:


Ad ognuna di queste farò un bordo costituito da due giri di maglia bassa con la lana bianca, come questa nella foto sotto:

Poi verranno cucite in file di tre:

che formeranno una mattonella maxi 3x3:

Questa, dopo aver fatto un altro giro di maglia bassa, a sua volta verrà unita ad un'altra mattonellona... E una mattonellona dopo l'altra vien fuori la coperta! Foto work in progress della coperta non intendo metterne solo perchè è incompleta... voglio fotografarla finita!
Scherzi a parte, si intuisce facilmente che è un lavoro tanto facile quanto ripetitivo. E nel mio incommensurabile ottimismo, l'ho battezzato Progetto Infinity proprio perchè a causa della ripetitività i "tempi di lavorazione" avevano ottime probabilità di tendere ad infinito! Una delle tante "incompiute", insomma... invece mi sono ricreduta: questa cosa mi ha appassionato e sono andata avanti. Probabilmente avrei terminato prima se non mi fossi presa la "pausa estiva", anche se adesso, guardando indietro, molte giornate sono state climaticamente tutto fuorchè estive! Adesso spero di terminare prima di Natale!

giovedì 13 ottobre 2011

Il lupo e il filosofo - Mark Rowlands

Continua la mia "pausa libri-prestati" (come già detto due post fa) con Il lupo e il filosofo. Lezioni di vita dalla natura selvaggia di Mark Rowlands.

Il libro
Mark Rowlands, un giovane professore di filosofia in un'università americana, nota un annuncio su un giornale locale: si vendono cuccioli di lupo. Poche ore e diventa il fortunato padrone di un piccolo lupo: Brenin, "Re" in gallese antico. Per undici anni, Brenin sarà la presenza più importante della vita di Rowlands: il lupo assisterà alle sue lezioni all'università acciambellato sotto la cattedra, seguirà il padrone nei suoi viaggi, sarà il suo compagno di avventure, gioie, dolori. E sarà soprattutto una fonte continua di spunti e idee filosofiche. La natura selvaggia e indomabile dell'animale rivela un modo di vivere forse migliore e più puro di quello degli uomini. La storia di Mark e Brenin è la storia di una amicizia tra uomo e animale.

Recensione
5/5 stelline Anobii.
Il motivo principale che mi ha spinto ad acquistarlo è stato il mio amore per i lupi. E anche perchè, non potendo tenerne uno io, mi accontento di leggere quello che ha vissuto colui (o colei) che ha avuto la grandissima fortuna di dividere alcuni anni della propria vita con un lupo. Nel libro di Rowlands, oltre a questo  c'è anche della filosofia, sempre collegata e "provocata" da Brenin. Io che sono abbastanza digiuna di filosofia, ho trovato le righe filosofiche chiare e comprensibili, anche se alcune le ho dovute rileggere a causa dei miei limiti, non della scrittura!
E in questo libro ho trovato molto materiale su cui riflettere. Prevedo di rileggerlo!

mercoledì 12 ottobre 2011

Back to Crochet! Progetto Sciarpa!

Come ho appena detto nel titolo, sono tornata all'uncinetto, un hobby che viene solo dopo la pallavolo (mmmh... l'ho già detto che a settembre ho ripreso ad allenarmi???) e la lettura! E questo ritorno è dovuto ad un recentissimo colpo di fulmine... Sul blog di Copertine ad uncinetto ieri è apparso un post davvero interessantissimo: lo schema della sciarpa in foto!!! Lo schema e due foto più grandi le trovate sul suo post, insieme al link al post originale.

L'autrice del post vuole farci una copertina, io invece ho deciso di provare a fare la sciarpa della foto. L'unica modifica che mi permetto di fare è il colore:  invece di usare la lana bianca ho deciso di utilizzare quella bordeaux. Ultimamente i miei gusti in fatto di colori sono cambiati (guardaroba incluso): amavo tantissimo acquistare sui toni del blu e dell'azzurro, ma adesso mi sto letteralmente buttando sul rosso e sul marrone, scala di colori che include anche il bordeaux!
Per farla breve (sì, come no!) ecco la foto del mio gomitolo:

Vediamo un po' che succede!

venerdì 7 ottobre 2011

Troppu trafficu ppi nenti - Andrea Camilleri / Giuseppe Dipasquale

Piccola pausa dalla "carrettata" di libri della mia amica e dallo stile ottocentesco (soprattutto quest'ultimo)! Un paio di settimane fa mio fratello mi ha regalato Troppu trafficu ppi nenti di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale. Mi sono fiondata nella lettura non appena ho terminato il romanzo di Hugo

Il libro
E se Shakespeare fosse siciliano? La teoria, tra storia e letteratura, non è nuova, e certo molto accattivante: il bardo di Stratford, infatti, altri non sarebbe che Michel Agnolo, o Michelangelo, Florio, tragediografo e commediografo siciliano di fede protestante fuggito alle persecuzioni religiose e rifugiatosi in Inghilterra dove prese l’identità del defunto figlio di un oste, di nome William e, per quanto riguarda il cognome, si limitò a tradurre quello materno, Scrollalanza (shake-the speare). Che sia vera o no, l’ipotesi è certo intrigante, e non poteva mancare di affascinare due siciliani DOC come lo scrittore Camilleri e l’uomo di teatro Dipasquale, i quali, partendo da questa suggestione, hanno preso la più siciliana e forse la più divertente e raffinata delle commedie shakespeariane, Molto rumore per nulla, e ne hanno ricreato l’archetipo attribuito appunto a Messer Michele Angelo Florio Crollalanza, costruendo un immaginifico dialetto messinese del Cinquecento: una lingua giocosa e “arruvugliata”, dagli echi inaspettati, capace di rendere tutta la complessità di un mondo, anzi “del” mondo, perennemente preso nel suo “trafficu ppi nenti”.

Recensione
4/5 stelline Anobii.
Mi sono divertita tantissimo nel leggere la versione in siciliano di Molto rumore per nulla del grande Shakespeare! Il dialetto messinese è stato per me abbastanza comprensibile, penso grazie al mio "dialetto madrelingua", il salentino (che è derivato dal dialetto siciliano). Fortunatamente, c'è anche la versione in italiano dell'opera, che è la traduzione di Much Ado For Nothing, non della versione di Camilleri e Dipasquale. Quest'ultima si distingue dall'originale anche perchè non ha alcune piccole parti dell'originale ed inoltre, secondo me, ha un ritmo leggermente più veloce dell'opera di Shakespeare. Insomma, secondo me questa versione (sinceramente credo poco alla storia di uno Shakespeare in realtà Crollalanza) 4 stelle le merita tutte!

giovedì 6 ottobre 2011

Notre-Dame de Paris - Victor Hugo

Ci ho messo un po', ma ho terminato anche Notre-Dame de Paris di Victor Hugo.

Il libro
Generazioni di lettori sono state affascinate e suggestionate da Quasimodo, "il gobbo di Notre Dame" e Esmeralda, la bellissima zingara di cui tutti si innamorano. Numerosi film di successo si sono ispirati a quest'opera, fino alla versione a disegni animati della Disney. Il suo fascino sta nell'essere una cronaca dell'autunno del Medioevo e nella descrizione della brulicante folla parigina, composta di mendicanti, preti, scudieri del re: una folla che ruota attorno all'enigmatica macchina della cattedrale.

Recensione
3/5 stelle Anobii.
Premetto che non ho mai guardato il cartoon Disney... e ora mi chiedo come hanno fatto a trasporlo nella versione animata. Sicuramente togliendo tutte quelle prolisse descrizioni di Parigi e dei suoi angoli, vie e monumenti. che ho trovato molto difficili da seguire. C'è un intero capitolo che è unicamente descrittivo che si può anche saltare, dato che non aggiunge nulla alla storia e secondo me è il più ostico e noioso di tutti. Tutti i co-protagonisti (Claude Frollo, Quasimodo ed Esmeralda) poi mi sembrano un po' troppo eccessivi nelle reazioni e nei comportamenti. Ma il più odioso è Phoebus, il capitano: ha un unico pensiero! Ed è anche un vigliacco.
Li ho chiamati co-protagonisti perchè la vera, l'unica protagonista del libro è Parigi!
Nel complesso l'ho trovato un po' noioso.
Spero che le altre opere di Hugo siano migliori...

sabato 17 settembre 2011

Orgoglio e Pregiudizio - Jane Austen

Finito anche Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.

Il libro

"Orgoglio e pregiudizio" è uno dei primi romanzi di Jane Austen. La scrittrice lo iniziò a ventun anni; il libro, rifiutato da un editore londinese, rimase in un cassetto fino alla sua pubblicazione anonima nel 1813, e da allora è considerato tra i più importanti romanzi della letteratura inglese. È la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, con al centro il romantico contrasto tra l'adorabile e capricciosa Elizabeth e l'altezzoso Darcy; lo spirito di osservazione implacabile e quasi cinico, lo studio arguto dei caratteri, la satira delle vanità e delle debolezze della vita domestica, fanno di questo romanzo una delle più efficaci e indimenticabili commedie di costume del periodo Regency inglese.

Recensione
3/5 stelline Anobii.
L'ho trovato abbastanza carino, anche se per coinvolgermi un po' ci ha messo mezzo romanzo... la prima metà l'ho trovata molto noiosa, poi dopo è migliorato un po'. E il cambiamento di lui ha quasi del miracoloso, però non dimentichiamoci che è una delle storie d'amore per eccellenza, genere per il quale non sono molto portata.

lunedì 29 agosto 2011

Robin Hood - Alexandre Dumas

Terminato Robin Hood di Alexandre Dumas.

Il libro

Ogni epoca, ogni generazione hanno avuto il loro Principe dei Ladri. Cavalleresco come Ivanhoe, spavaldo come D’Artagnan, Robin il proscritto ha la generosità di un santo e la giovialità di un ragazzo. Di sicuro l’arciere di Alexandre Dumas è il prototipo di una lunga serie di ladri gentiluomini. Il cinema lo ha a lungo inseguito nei labirinti di Sherwood, regno dell’allegria, dell’amicizia e delle sfide beffarde. Gli ha fatto assumere la scanzonata fisionomia di Douglas Fairbanks, la malinconica ironia di Sean Connery, il sorriso rassicurante di Kevin Costner, lo sguardo truce di Russell Crowe. Per i cartoni animati Robin è una volpe, l’inseparabile John un grosso orso. Ma nessuna immagine (come nessuno sbirro) è mai riuscita a imprigionarlo. La lotta che ha ingaggiato con il Potere è destinata a non aver mai fine. Perché Robin Hood è un mito: quello della giustizia che non ha pace e vaga per il mondo a risvegliare i suoi arcieri.

Recensione

4 su 5 stelline Anobii.
Come nel caso di Peter Pan, siamo stati abituati male anche con Robin Hood da cinema e TV. Il Robin del libro è molto più "caciarone" delle sue versioni animate e cinematografiche; lo sceriffo di Nottingham è di una vigliaccheria assurda; le avventure di Robin e dei suoi allegri compagni, soprattutto nella prima parte, sono presentate in modo abbastanza leggero; ci sono ben undici matrimoni nello stesso giorno... insomma la versione più esagerata di tutte è proprio l'originale! Le differenze più importanti tra libro e versioni successive le ritroviamo su Lady Marian e sulla fine della storia (e non dirò altro).
Nonostante io non sia molto amante dello stile ottocentesco, con tutti i suoi grandi e zuccherosi amori, i discorsi pomposi anche fra amici, questo libro mi ha tenuta incollata alle sue pagine fino alla fine. 

domenica 28 agosto 2011

Cose che non si possono assolutamente vedere

Nella mia libreria Anobii, come in tutti gli altri account, ci sono tante statistiche carine. Una di queste, la più visibile a tutti, è la lista degli autori più letti in base al numero di libri.
In mezzo a tanti bei nomi, nella lista della mia libreria appare lei.

Stephenie Meyer.

No, dai. L'autrice della saga più sdolcinata e brutta di tutti i tempi (ovviamente secondo me, tengo a precisarlo nel caso qualche twilighter passasse di qui) risulta fra i miei autori più letti:


Notare gli altri nomi che le fanno compagnia... 

Comunque tengo a precisare che ho dato una stellina sola a tutti e quattro i suoi libri!

lunedì 22 agosto 2011

Le avventure di Peter Pan - James M. Barrie

Finito anche Le avventure di Peter Pan di James M. Barrie.

Il libro
"Nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi per sempre la facoltà di farlo". È questa la ragione che spiega il mistero, semplice eppure profondo, del fascino di Peter Pan. La magia dei personaggi e delle atmosfere deriva da un'incrollabile fiducia nella forza dei sogni: con la sua freschezza e vitalità, questo strano ragazzo vola, insieme con i lettori, "dritto fino al mattino". Nel primo racconto, "Peter Pan nei giardini di Kensington", Peter è un bambino fuggito dalla culla che vive nel grande parco, tra saggi pennuti, fate e creature di sogno. In "Peter e Wendy" ha invece già raggiunto la famosa "Isolachenoncè" e affronta bizzarre avventure in quella terra fantastica, popolata da pirati, sirene, pellerossa e da un feroce coccodrillo divoratore di uomini e sveglie...

Recensione
4/5 stelline Anobii.
Non è lo stesso Peter Pan che ci hanno fatto conoscere attraverso gli anime e i cartoon in TV: anzi, è veramente molto distante! Il libro ha una certa malinconia e tristezza di fondo, a tratti diventa abbastanza inquietante, inoltre i personaggi sono violenti e spesso si comportano in modo un po' assurdo. Peter Pan è soprattutto cinico, arrogante, vanitoso, egoista e insopportabile, le cose le fa non perchè sia giusto farle ma solo perchè le vede tutte come l'ennesima nuova avventura. L'unico che forse ha subito meno delle trasformazioni è stato Uncino, che in ogni caso è una figura più crudele e più sofferente rispetto all'Uncino che conosciamo. Wendy, sull'Isola, è la figura materna perfetta: educa, dà delle regole, tiene tutto in ordine: sembra quasi che già sappia quale saranno i suoi compiti e la sua vita da adulta.
Più che una favola per bambini, questa è una storia forse più adatta agli adulti.
In ogni caso, è da ammirare il mondo inventato da Barrie in questo libro!

LWL